NATALINO BENACCI
Cronaca

Magnificat 2, su il sipario. Elogio alla maternità

Inaugurata la mostra nello spazio espositivo della sala dei sindaci di Pontremoli. Tavole di prestigio prestate dal Banco Bpm: dalla Madonna di Piazza al Ghirandaio .

Da sinistra il sindaco Ferri con Diana Vaccaro (Banco Bpm) e il professor Paolo Lapi

Da sinistra il sindaco Ferri con Diana Vaccaro (Banco Bpm) e il professor Paolo Lapi

Sono considerate capolavori pittorici le tre tavole esposte da ieri nella Sala dei Sindaci del Palazzo comunale di Pontremoli, prestate dal Banco Bpm nell’intento di valorizzare l’importante patrimonio frutto delle varie tradizioni collezionistiche delle banche che sono confluite nel gruppo. Prosegue così il percorso artistico iniziato due anni fa con l’esposizione della tela il ’Conte Arese Lucini in carcere’, opera di Francesco Hayez concessa in prestito dalle Gallerie degli Uffizi attraverso il progetto ’Uffizi diffusi’. Le nuove opere della mostra intitolata ’Magnificat 2’, aperta al pubblico fino a fine aprile, sono la Madonna col Bambino del lodigiano Martino Piazza (1475/1480 – 1523), la Madonna con Bambino del lombardo Marco d’Oggiono (1520-1530), la Madonna e San Giuseppe in adorazione di Gesù Bambino della bottega di Domenico Ghirlandaio (fine del XV secolo). La rassegna è stata inaugurata ieri mattina alla presenza di alcune classi dell’Istituto Pacinotti Belmesseri e di una platea di appassionati d’arte. A coordinare il progetto la puntuale guida del professor Paolo Lapi che ha accompagnato gli studenti in un vero e proprio viaggio sul simbolismo e sui significati celati nella mostra. "È stato un piacere collaborare ancora con Banco Bpm – ha detto il sindaco Jacopo Ferri – e poter avere la possibilità di ospitare tre capolavori come quelli che da oggi faranno bella mostra di sé nella nostra Sala dei Sindaci". La Madonna col Bambino di Martino Piazza è una piccola tavola destinata alla devozione privata, datata 1515 circa, attribuita al capostipite della bottega più famosa di Lodi da Roberto Longhi. Allievo e seguace di Leonardo da Vinci nel periodo milanese, Marco d’Oggiono è l’autore della Madonna con Bambino che richiama la Vergine delle rocce del Maestro. Nell’opera uscita dalla bottega del Ghirlandaio alle spalle della Sacra famiglia appare una maestosa architettura classica in rovina, con colonne spezzate e archi in abbandono.

"Il tema è quello mariano della maternità – ha spiegato Diana Vaccaro, responsabile del patrimonio artistico del Banco Bpm –. Le opere sono state realizzate nel Rinascimento, una fiorentina e due lombarde, che trattano la prospettiva in modo diverso. Il progetto Magnificat è un meraviglioso esempio di sinergia tra istituzioni territoriali, arte banca, che nasce dalla volontà di restituire alla collettività le opere della nostra collezione attraverso prestiti e collaborazioni".

Nel corso della cerimonia sono state consegnate pergamene ai volontari delle associazioni che hanno contribuito al presidio della mostra nel periodo estivo e autunnale.

Natalino Benacci