ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Mal di pancia nel Consorzio: "Sodini grande assente. Non decide su niente"

Dure critiche da parte degli amministratori Baldini, Mori, Leri e Tocchini "Quote rosa e direttore generale: nulla di fatto. Con Giani non c’era...".

Il nuovo presidente del Consorzio Toscana nord ovest Dino Sodini, criticato da una parte di amministratori

Il nuovo presidente del Consorzio Toscana nord ovest Dino Sodini, criticato da una parte di amministratori

Consorzio Toscana Nord: un presidente assente e che non decide. A criticare l’operato del nuovo vertice Dino Sodini sono Gli amministratori del Consorzio 1 Toscana Nord Maria Teresa Baldini, Cesare Leri, Iacopo Mori, Mario Lorenzo Tocchini. "Non ha ancora presentato il programma di mandato, non partecipa a riunioni fondamentali per l’ente, non prende decisioni sul direttore generale. Non si è ancora visto sui lavori e sulle opere consortili nei territori e non rispetta le quote rosa. Abbiamo chiesto di mettere all’ordine del giorno dell’assemblea la discussione sul programma, sulla scelta del direttore generale e sulla parità di genere perché siamo preoccupati della mancanza di scelte ed indirizzi chiari da parte della nuova presidenza".

"Soprattutto – proseguono –, ci preoccupano le assenze del presidente sia su vasti territori del comprensorio sia ad appuntamenti fondamentali. In tutta la Piana di Lucca, l’Area Pisana e l’Appennino pistoiese, il presidente non ha ancora avuto tempo di fare sopralluoghi sui cantieri e le opere consortili mentre in Versilia e nella provincia di Massa Carrara è stato più volte presente. Ma quello che è più grave è l’assenza del presidente riunione con il presidente della regione Giani. Tutti i presidenti dei consorzi Toscani erano presenti. Il presidente Sodini continua a rilasciare dichiarazioni di circostanza, valorizza quello che ha fatto la precedente amministrazione, ma non ha detto cosa intende fare lui: ad oltre due mesi dall’insediamento non ha ancora presentato il programma politico di mandato: oltre a dire che il consorzio va benissimo, è suo dovere politico dire quali sono le scelte che lui vuole portare avanti nei prossimi anni".

"Inoltre – proseguono –, mentre tutti i consorzi della Toscana hanno deciso cosa fare rispetto alla direzione generale del consorzio: o rinnovano l’attuale o fanno un bando pubblico, anche su questa scelta fondamentale il presidente non decide, rinvia, e in questo modo fa mancare all’ente e a tutto il personale, l’autorevolezza necessaria ad una figura fondamentale per l’ente. Dobbiamo inoltre sottolineare la grave incoerenza tra la sbandierata certificazione sulla parità di genere e il suo mancato rispetto negli organi di governo: nell’ufficio di presidenza non è presente nessuna donna. Le quote rosa sono – concludono nel loro intervento –, prima di tutto, un dovere morale e civile per chiunque ricopra un ruolo pubblico".