CRISTINA LORENZI
Cronaca

Malamovida, la sfilata davanti al giudice

Saranno interrogati mercoledì dal Gip Dario Berrino i ragazzi che aggredirono la volante della polizia il 23 agosto scorso

di Cristina Lorenzi

Saranno interrogati mercoledì dal giudice i ragazzi arrestati per l’aggressione alla polizia. I sedici giovani di età compresa fra i 18 e 32 anni che lo scorso 23 agosto generarono il riprovevole episodio che vide una sasssaiola contro gli agenti che cercavano di sedare una rissa alla movida di Marina, sfileranno davanti al Gip Dario Berrino per chiarire la propria posizione.

I reati di cui rispondono sono danneggiamento, ricettazione, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, aggravati dall’aver commesso il fatto in concorso con più di dieci persone, oltre alla violazione delle norme anti Covid.

A un mese esatto dal’episodio che seminò e continua a seminare profondo sgomento in tutta la collettività, i ragazzi che scatenarono quella notte di delirio dovranno motivare i propri comportamenti davanti al giudice per le indagini preliminari.

dei giovani, dodici sono agli arresti domiciliari, altri quattro hanno l’obbligo di firma. Le misrue, lo ricordiamo, consistono in 12 obblighi di dimora in provincia, con l’obbligo di permanenza domiciliare dalle 19 alle 6 e di presentazione agli uffici di polizia per la firma due volte al giorno nelle ore diurne, e ulteriori quattro obblighi di presentazione per due volte al giorno negli uffici di polizia giudiziaria. Gli indagati, tra cui tre ragazze, tutti di Carrara hanno dai diciotto ai trentadue anni. Alcuni di loro erano già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e contro la persona. Nel corso delle perquisizioni domiciliari, a casa di uno dei ragazzi sono stati trovati i i guanti di uno degli agenti aggrediti, mentre in altre tre abitazioni sono stati trovati quantitativi di hashish e marjuana.

Dopo la visione di filmati che hanno fatto il giro del web facendo inorridire per il comportamento di giovani di tutte le estrazioni sociali (dallo studente all’operaio), e dopo aver acquisito le testimonianze di chi c’era quella sera, la polizia ha mandato le denunce inprocura. Così con un blitz all’alba, una cinquantina di poliziotti, con le volanti ha eseguito i mandati di arresto e le perquisizioni previste dal giudice Dario Berrino su richiesta del procuratore Piero Capizzoto e del Pm Alessia Iacopini.