Massa Carrara, 31 luglio 2022 - Non è stato un grosso nubifragio, quello della scorsa notte, ma ha fatto comunque danni il temporale (con vento, grandine, tuoni e lampi) che ha investito la nostra costa. Tanto che i vigili del fuoco hanno dovuto fare vari interventi, anche se nessuno drammatico. Ma vediamo i fatti. A Marina di Carrara il vento ha parzialmente scoperchiato il tetto di una casa, costringendo gli abitanti ad abbandonare temporaneamente i locali. Problemi anche in via Zamenhof ad Avenza, senza contare, ovviamente, i rami volati via, la linea telefonica parzialmente in tilt e diversi allagamenti (cantine e box interrati in primis, ma l’acqua è penetrata anche al piano terra di alcune abitazioni). Sono inoltre da segnalare alcune frane, di piccola entità, lungo le strade di montagna. I vigili del fuoco del distaccamento di Carrara hanno dovuto lavorare ore, anche per le continue chiamate, ma quando la pioggia è cessata, con le prime luci dell’alba la situazione si è via via normalizzata.
Anche a Massa sono volati rami e ci sono stati problemi per la rete internet e i telefoni. Senza dimenticare anche qui gli allagamenti. Tolti i soliti punti dove basta pochissimo per vedere l’acqua salire, l’area dove ci sono stati più disagi e più proteste è la stazione ferroviaria. Malgrado i soldi spesi per rifare la zona e senza voler valutare esteticamente l’intervento (ci sono opinioni diverse ma non è questa la sede per un giudizio estetico) l’unica cosa certa è che anche questa volta ci sono stati allagamenti. Colpa del Comune? Colpa di Rete Ferroviaria? Difficile stabilirlo.Di certo i disagi per i pendolari, i turisti e le persone che lavorano nella zona ci sono stati. E tanti si sono dovuti togliere le scarpe per “guadare“ i laghi che si sono formati. Stefano Mariani, incaricato di pulire l’area in questione, ieri mattina era indignato. "Le foglie come al solito hanno chiuso i tombini e la zona si è allagata. Siamo alle solite. Mi domando perchè, quando hanno fatto i lavori, non hanno pensato in primis alla sicurezza". Ancora più drastico Paolo Casani, dell’edicola. "E’ una vergogna. Ancora una volta abbiamo fatto una figuraccia con tutti quelli che prendono il treno per andare al mare oppure per andare a visitare il centro storico. Si è allagato tutto. Ho visto io stesso persone che si toglievano le scarpe e guadavano torrenti d’acqua. Certo che i sottopassi ferroviari si colmano d’acqua ma mi domando perchè, prima di lavorare per rendere tutto più bello, non hanno pensato alle cose importanti. Se il tetto di una casa non tiene, è inutile che tinteggi la facciata e migliori gli interni. Prima devi sistemare il tetto. Dovevano prima pensare agli allagamenti". A proposito, in Lunigiana, terra di allagamenti e frane, non è accaduto quasi nulla.