
Maltempo, strade ancora chiuse. Tra cantieri e percorsi alternativi
Si contano i danni tra allagamenti, disagi, alberi caduti e una lunga serie di frane che hanno causato numerosi problemi di viabilità e dissesti in Lunigiana tra lunedì e martedì. Sono ancora chiuse tre strade provinciali, una regionale e parzialmente una statale. La frana caduta sulla strada statale della Cisa tra Liguria e Toscana in località Bettola, tra i territori comunali di Santo Stefano Magra e Aulla, ha ostruito gran parte della carreggiata: si viaggia a senso unico alternato.
Continua a essere interrotta la viabilità lungo la strada regionale 445 della Garfagnana, in località Codiponte, all’altezza del km 64,400, nel Comune di Casola in Lunigiana per un movimento franoso del versante montano e poi sulla strada provinciale 20 Montedivalli nel comune di Podenzana all’altezza del km 4,400 in località Croce e Boschetto sempre per smottamento. Mentre è stata liberata in maniera celere la SP14 in località Lagneda. Transito interrotto anche lungo la Sp 37 Pontremoli-Zeri all’altezza del km 5 a Codolo ma la Provincia era al lavoro per poterla riaprire già nella serata di ieri. Per le strade provinciali 23 e 20 la Provincia si è resa disponibile ad attivare interventi di somma urgenza. In Comune di Pontremoli si segnala una frana su una strada comunale nella frazione di Baselica nella Valla del Verde e la caduta di una pianta sulla carreggiata a Monti. E’ aperta a senso unico alternato la SP 36 al km 4.in direzione Arzelato,nel Comune di Zeri. Ammonta a 585 mila euro l’importo dei lavori di manutenzione straordinaria al ponte all’altezza del km 0,150 lungo la Sp 27 Vallescura (Bagnone): vanno aggiunte le spese tecniche e quelle già sostenute per la progettazione e le indagini geologiche che portano la cifra a 686mila euro. Somma stanziata dalla Provincia nel bilancio 2024 sulla base dei finanziamenti assegnati dai Ministeri delle infrastrutture e dell’Economia nel triennio 2021-2023 per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti.
"Dei 2,4 miliardi disponibili a livello regionale, alle 6 Aree Interne, arrivano solo il 4% delle risorse". Il sindaco di Tresana Matteo Mastrini lamenta la mancanza di risorse degli enti locali che non hanno gli strumenti necessari. Aiutati dalle associazioni di Protezione Civile, hanno profuso ogni sforzo per affrontare questa difficile situazione. "Sottolineo la scarsissima assegnazione da parte della Regione di risorse per la Strategia Nazionale Aree Intern - prosegue il sindaco - La destinazione di un livello così basso di risorse per le 6 aree più svantaggiate della Regione, fra cui la Lunigiana, non fa altro che aumentare le nostre difficoltà". Queste 6 aree coprono più del 50% del territorio regionale e, in questa maniera, vengono lasciate quasi sole di fronte ai gravi fenomeni di dissesto idrogeologico, alla carenza dei servizi, ai disagi sociali ed economici. La gravità di questi dati è dilatata dal fatto che parte dei fondi Sie per la Toscana a dicembre 2023 risultava non ancora impegnata.
Natalino Benacci