"Considerato che il personale al lavoro a tempo indeterminato a Massa Carrara è appena superiore al 10 per cento - commenta il segretario Cisl Andrea Figaia - mentre il 90 per cento invece è ‘precario’, i dati confermano assunzioni meno effervescenti dell’anno scorso, ma in un contesto non stabile. Quindi il dato negativo lo è doppiamente: pochi stabili e meno assunzioni dell’anno precedente. In Toscana, a Lucca e Pistoia il dato cresce bene, mentre da noi si è nuovamente depresso. Manca invece personale specializzato, le aziende vogliono personale formato e capace e se non lo trovano, delegano fasi della produzione ad aziende di fuori. Questo spiega il via vai dei pulmini da fuori e ovviamente il dato statistico premia la provincia dove ha sede la ditta, e dove pagano l’addizionale comunale dove sono residenti, non dove vengono fatte le lavorazioni".
Negativo anche il dato del commercio che diminuisce di 155 unità. La crisi del cosiddetto negozio ‘medio’ e concorrenza online vanno aggiunte alle difficoltà che incontrano le catene anche nazionali della grande distribuzione, soprattutto nel settore del cibo. Va dimunendo la bottega di vicinato sempre più in crisi.