"Manganelli contro la libertà". La studentessa in corteo a difesa dei diritti dei giovani

Zoe Stroobant era nel pomeriggio a Pisa con altri 5mila alla manifestazione in piazza dei Cavalieri . Poi in prefettura per chiedere le ragioni dell’ordine drastico al rappresentante del Governo.

"Manganelli contro la libertà". La studentessa in corteo a difesa dei diritti dei giovani

"Manganelli contro la libertà". La studentessa in corteo a difesa dei diritti dei giovani

"Sono andata alla manifestazione del pomeriggio, ma la mattina erano presenti diversi miei amici". Così la 20enne carrarese Zoe Stroobant parla degli scontri ,quelli avvenuti a Pisa venerdì scorso. Lo fa grazie ai racconti di amici e alla sua presenza alla manifestazione del pomeriggio con più di 5mila persone in piazza in solidarietà dei giovani feriti.

"Erano tutti ragazzi delle medie e delle superiori, facevano parte di un collettivo autonomo. Due miei amici presenti parlano di un gruppo con circa 100 persone. Si trovavano in via San Frediano quando hanno trovato una camionetta che li ha bloccati prima che potessero arrivare in piazza dei Cavalieri dove sembra ci fosse un’ordinanza del sindaco che vietava l’accesso alla piazza. I ragazzi hanno provato ad andare avanti come si vede anche dai video, ma a quel punto la polizia ha iniziato a usare i manganelli. Due sono finiti in ospedale, una ragazza con un forte trauma cranico e all’altro è stato messo un gesso al braccio. La cosa grave è che non avevano né fumogeni né alcun tipo di oggetto che potesse minare l’incolumità degli agenti che però hanno deciso di picchiare dei minorenni".

Poi prosegue la giovane studentessa di scienze politiche. "Il pomeriggio siamo scesi in strada con due manifestazioni confluite poi in piazza dei Cavalieri. La prima davanti al comune con il sindaco, Michele Conti, solidale nei confronti dei ragazzi e la seconda davanti alla prefettura per chiedere al prefetto perché avesse dato quell’ordine così drastico. Infine in piazza sono intervenuti diversi ragazzi dei licei cittadini poi il figlio dell’Imam di Pisa che ha parlato della Palestina e di una guerra che sta devastando la popolazione".