REDAZIONE MASSA CARRARA

Manifestazione a Massa: 200 persone in piazza per difendere Casa Rossa e i diritti

A Massa, 200 persone hanno sfilato per sostenere Casa Rossa e protestare contro il Ddl 1660 e lo sgombero di Montignoso.

A Massa, 200 persone hanno sfilato per sostenere Casa Rossa e protestare contro il Ddl 1660 e lo sgombero di Montignoso.

A Massa, 200 persone hanno sfilato per sostenere Casa Rossa e protestare contro il Ddl 1660 e lo sgombero di Montignoso.

I giovani con i cappucci tirati su per ripararsi dalla pioggia battente a fianco di altrettanti capelli brizzolati nascosti sotto ombrelli grondanti. Un mix generazionale che ha sfilato ieri pomeriggio sotto lo stesso cielo, per le strade del centro città. Un melting pot dal cuore pulsante che per 12 anni ha coabitato sotto lo stesso tetto di Casa Rossa tra eventi, mutualismo, solidarietà e battaglie per i diritti.

A Massa vetrine dei negozi illuminate a festa già dalla mattina (al contrario dei pronostici di FdI e Lega che avevano paventato la possibilità di serrande abbassate, disordini e perdite di incassi per i commercianti). La manifestazione ha chiamato a raccolta cittadini, studenti, associazioni che negli ultimi 12 anni hanno gravitato intorno alla Casa Rossa e che ieri sono intervenute a sostegno di questo spazio (Arci provinciale, Legambiente, Comitato contro la discarica ex Cava Viti, Comitato Ugo Pisa, comitati lotta per la casa Viareggio), una rappresentanza di ex Gkn, il sindacato di base (Asia Usb), partiti tra cui Polo Progressista, Sinistra Italiana e Europa Verde-Verdi (nessuna ombra invece di rappresentanti della giunta Lorenzetti).

In tutto hanno sfilato circa 200 persone tra musica sparata dalle casse di un camioncino apri fila, slogan e interventi sul Ddl 1660 e contro lo sgombero dell’ex casa cantoniera di Montignoso, i due pilastri della manifestazione.

"Gli interventi di FdI e Lega dimostrano un fatto: i paladini della legalità sono sempre impegnati a cancellare diritti. In particolare quello di manifestare il dissenso proprio non lo sopportano e lo criminalizzano. Quello dei commercianti danneggiati è lo stesso ritornello dello scorso 19 ottobre: allarmismo diffuso, con i vigili che intimano ai negozianti di chiudere, legare sedie e tavolini, togliere i cestini. Ci sarebbe da ridere se non fosse la realtà dell’oggi. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) siamo stati in giro per il centro a parlare con oltre 50 attività commerciali e tutti concordano sull’assurditá delle pressioni ricevute, di queste dichiarazione e del clima che ne consegue", spiegano gli attivisti di Casa Rossa alla concentrazione in via Bastione.

Sulla situazione attuale ribadiscono: "La delibera del Comune di Montignoso sulla costituzione di un Osservatorio sui beni comuni per noi è una vittoria. Vedremo se basterà, perché le pressioni che arrivano dalla destra sono molto forti. Ad oggi non ha alcun senso ordinare uno sgombero coatto perché c’è un percorso di trattativa in corso tra Anas e Comune, la volontà di sgombero al momento è solo una volontà politica della destra".

"Il Ddl Sicurezza – ha aggiunto Matteo Bartolini di Sinistra Italiana – è una svolta molto pericolosa in senso autoritario che criminalizzerebbe il dissenso democratico nel nostro Paese. Non vediamo la questione di Casa Rossa distinta da un quadro generale perché stiamo riscontrando che a fronte di un Comune che è orientato verso una soluzione istituzionale con la disponibilità di coloro che per 12 anni hanno portato avanti un bene recuperato c’è un’insistenza da parte della destra sulla questione di ordine pubblico. Ci sono tutti i presupposti per cui la questione venga risolta positivamente, oggi siamo qua per ribadirlo".