Il muro che circonda lo stadio comunale Raffi di Romagnano, nel villaggio di case popolari di Castagnaro, si trasforma. E da facciata anonima e ammalorata diventa un murale che celebra i protagonisti della storia del calcio mondiale: el pibe de oro, Diego Armando Maradona, e il divino codino, il Raffaello del calcio italiano Roberto Baggio. A dare vita alla trasformazione è Luca Marchini, classe 1984, juventino, giocatore nello Spartak. Ha studiato ragioneria, lavora come magazziniere al Conad, ma ha la passione della pittura. E una mano felice che lo accompagna nelle sue creazioni. I primi murales li realizza qualche anno fa, sui muri del supermercato e del bar del centro commerciale. "Era rosso sbiadito - spiega - molto rovinato, in un’area molto frequentata. Faceva tristezza". Il primo raffigura il mitico Omar Simpson che si reca al bar, bella e appropriata macchia di colore. Il secondo, è dell’anno scorso. "Appena è stato possibile uscire di casa - ricorda Marchini - ho voluto dipingere il ritratto di Bob Marley e la sua frase “Don’t worry about a thing, ‘cause every little thing gonna be all right!”" versione inglese dello slogan che campeggiava sulle facciate di tutta Italia “andrà tutto bene”. Ad aiutarlo nella realizzazione dei murales sono gli amici Elio Hariegù e Patroclo che non vuole rivelare il suo vero nome. "Elio fa da occhio esterno - spiega Marchini - mentre Patroclo mi aiuta con scala e attrezzi". Per i materiali, invece, un aiuto arriva dal bar. "Ha esposto una cassetta per le offerte volontarie e la generosità non manca". Come potrebbe, per chi ha l’obiettivo do dare colore e allegria in una periferia di un borgo di duemila abitanti che, come ogni periferia del mondo è considerata una zona brutta della città, quartiere di droga, povertà e disordine. Ma chi conosce bene Castagnara riconosce anche una forte presenza di passione, dignità, senso di appartenenza solidarietà. Un posto difficile, certo, ma anche carico di energia. E quella di Luca Marchini, dei suoi amici, dei gestori e degli avventori del bar ne sono un bell’esempio. Perché parlano di riqualificazione del territorio, del loro territorio. Che si sprigiona anche dai murales. Apprezzatissmi, come testimonia il fiume di complimenti che affollano il profilo fb di Marchini.
"E’ un forte stimolo ad andare avanti" commenta schernendosi l’artista. Come? "L’idea - conclude - è ricoprire l’intero muro. Penso a personaggi di altri settori dello sport, come Muhammad Ali. Ma potrebbero essere anche cantanti. Dipenderà dall’ispirazione del momento".
Alina Lombardo