ALESSANDRA POGGI
Cronaca

“Marble“, ore contate. Senza un progetto demolizione in un anno

Il Comune ha dato l’ultimatum alla Versilhome: o un piano di recupero o l’ecomostro sarà abbattuto. "Vogliamo ricucire la ferita della città" .

“Marble“, ore contate. Senza un progetto demolizione in un anno

L’ecomostro che da 34 anni dà il benvenuto a chi entra in città

Il Marble hotel potrebbe avere le ore contate. Se la proprietà non presenterà un progetto di recupero, l’amministrazione nei prossimi tre anni lo raderà al suolo. L’idea è quella di ricucire prima della scadenza della giunta della sindaca Serena Arrighi una ferita aperta della città, sia completando l’opera ridando dignità all’entrata della città, o demolendo il fantasma di quell’ecomostro nato in occasione dei mondiali ‘Italia 90’ per ospitare i tifosi che andavano a Genova, e che sarebbe dovuto costare oltre otto miliardi di lire.

Come noto, dopo la costruzione dello scheletro, i lavori si fermarono perché mancava una via di accesso. Alle sorti del Marble è legata anche quella dell’ingegnere Alberto Dazzi, il direttore dei lavori che venne ucciso nel 1991 con una carica di tritolo nascosta nella sua auto. Insomma una brutta pagina di storia che l’assessore all’Urbanistica Moreno Lorenzini sta cercando di concludere. "All’inizio abbiamo avuto delle fasi interlocutorie con la proprietà nelle quali abbiamo detto che se portavano un progetto con un’idea, un compratore e un preliminare concreto – spiega Lorenzini –, eravamo pronti a mettere mano alla convenzione e a cambiarla, visto che oggi è solamente hotel e quindi c’è solo quella destinazione. Ma oggi un hotel moderno non ha solo questa destinazione, ci sono negozi, palestre, e altre attività. A oggi proposte concrete non ne sono arrivate. La situazione è molto complessa e su questa complessità l’amministrazione ha preso una decisione: al momento siamo qui e disponibili, ma ci deve essere una scadenza – prosegue Lorenzini –, dopo di che questa amministrazione ha deciso che non finirà il mandato con il Marble hotel in queste condizioni". "O partono i lavori e c’è un’offerta o si procederà con l’esproprio e la successiva demolizione – aggiunge l’assessore Lorenzini –, così sarà eliminato definitivamente un ecomostro. Una procedura a spese dell’amministrazione che avrà un costo, ma almeno si tornerà a dare dignità alla città, una ferita aperta per tutti che con la morte dell’ingegner Dazzi ha colpito anche tutta la comunità".

Oltre a fare una proposta concreta la proprietà, la Versilhome della famiglia Piccinini dovrebbe da convenzione costruire il famoso parcheggio scambiatore che avrebbe dovuto seguire ai lavori di Salt che hanno portato alla realizzazione della nuova rotatoria all’uscita dell’autostrada. "Non si può entrare in una proprietà privata da una rotatoria pubblica per questo sarà necessario che la proprietà realizzi il parcheggio scambiatore – conclude Lorenzini –. Questa era già un’idea progettuale. L’amministrazione come detto è disponibile, il progetto è stato visto e rivisto, i pareri ci sono, ma serve la disponibilità a chiudere un’operazione, sicuramente dolorosa anche per loro. Disponibilità del Comune sì, ma non aspetteremo ancora un altro anno, il Comune chiede alla proprietà lo sforzo di capire che ognuno deve fare i suoi ragionamenti, ma la ricerca di un compratore non può durare altri tre anni".