FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Mareggiate, la costa in agonia. I balneari lanciano la sfida: "Servono le super barriere"

Secondo Martini il progetto Tecnoreef potrebbe dare una risposta concreta al problema: "Dobbiamo intervenire in maniera seria: a rischio l’economia locale con ristoranti e alberghi"

Una mareggiata

Una mareggiata

Massa, 7 agosto 2023 – Parlare di mareggiata ormai sarebbe superfluo. Gli ultimi 20 giorni circa sono stati caratterizzati da onde quasi continue che sono arrivate a superare la battigia, scavalcando file e file di ombrelloni. Alcuni stabilimenti balneari nella zona di Ronchi sono riusciti a mettere pochi ombrelloni, in alcuni casi addirittura solo una fila per salvare le apparenze. Mare che avanza, stabilimenti balneari che arretrano. Con oggi l’ondata di mareggiate dovrebbe placarsi ma la situazione è disastrosa, descritta nelle parole dell’architetto Luca Martini, presidente della Compagnia del Mare e rappresentante di Assobalneari Confindustria nella provincia.

Dobbiamo dire basta ai ripristini, ai ripascimenti come li abbiamo visti fino a oggi. Servono soluzioni strutturali da decidere in un tavolo dei comuni di costa di cui deve far parte oltre ai balneari l’Autorità Portuale del Mar Ligure Orientale che deve contribuire in forma sostanziale ed economica, non solo simbolica e con le sabbie dragate, per mettere la costa in sicurezza. Noi, come balneari, siamo pronti a fare la nostra parte, a metterci risorse e competenze come abbiamo fatto quando abbiamo pagato di tasca nostra il progetto per il TecnoReef, da far partire con un esperimento sempre a nostre spese in un tratto di costa di 400 metri. Dopo 4 anni di battaglia avevamo anche ottenuto l’autorizzazione ma ci siamo fermati in attesa di capire che cosa sarebbe successo con la direttiva Bolkestein. Quindi noi ci siamo".

Ed è proprio partendo da queste soluzioni moderne che Martini individua i prossimi passi: "Una soluzione come tecnoreef significa mettere in mare strutture nuove che riproducono gli effetti della barriera corallina: lasciano passare il mare rallentando la forza dell’onda che si scarica senza fare danni a riva. E dagli studi fatti non modifica le correnti creando danni a sud. Un’opera che andrebbe realizzata dall’ottavo pennello fino in fondo a Cinquale al confine con Forte dei Marmi. Sono 20 giorni che questa mareggiata sta mettendo in ginocchio gli stabilimenti balneari. Da me le onde sono arrivate alla prima fila, quindi significa a 30 metri da dove si trovava prima. Altri bagni nella zona di Ronchi hanno messo forse una fila di ombrelloni. Non possiamo aspettare oltre – conclude – dobbiamo prendere una decisione. Vogliamo sostenere il turismo? Allora dobbiamo intervenire in maniera seria per dare una mano alla costa che significa non solo ai balneari ma all’economia locale, all’indotto di bar, ristoranti, alberghi e molto altro ancora".

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