Marina, è ancora tempo di ripascimenti Via agli interventi ’fai da te’ dei balneari

Autorizzata una riprofilatura di 155 metri di spiaggia compresa tra gli stabilimenti Pupa e Fior di Prato. Sono 1200 metri cubi di ghiaia

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Non è ancora finita la ‘stagione’ dei ripascimenti sulla costa massese. Il maxi intervento di Poveromo della Regione si è concluso a primavera, il 15 giugno hanno chiuso i cantieri appaltati dal Comune di Massa per la riprofilatura d’emergenza da 700mila euro fra Marina e Ronchi. E queste sono le opere pubbliche. Ma per il secondo anno di fila è arrivato il via libera anche ai balneari ‘fai da te’ che provvederanno con risorse proprie a distribuire un po’ di sabbia per rendere la spiaggia più lunga e bella. Non è un vero e proprio ripascimento, sia per dimensioni dell’intervento sia per la tecnica utilizzata che prefigura piuttosto una riprofilatura stagionale della sabbia, ma che sono ancora oggi un esempio unico sul litorale apuano.

Un progetto nato nel 2019, fermato dal Covid e che ha visto la luce per la prima volta solo nella stagione passata. Sette bagni che hanno deciso di autotassarsi e pagarsi un intervento di sistemazione della costa, della durata di tre anni con l’ambizione di rendere questo angolo di costa "il più bello di Marina di Massa", come aveva dichiarato il titolare dei bagni Pupa e Mocambo, Riccardo Prosperi, che avevamo intervistato per spiegare i dettagli del progetto pensato e realizzato insieme ai colleghi dei bagni vicini: Gabry, Anna, Olivetti, Helvetia e Prato Fiorito. Non stiamo infatti parlando di cantieri da centinaia di migliaia di euro ma comunque di opere che servono a mantenere la costa così com’è e, se possibile, pure a renderla più lunga e bella. Ci troviamo fra le celle 2 e 3 di Marina di Massa, protette dalla scogliera soffolta parallela alla linea di costa: un sistema che in buona parte funziona e smorza le onde al loro arrivo. La spiaggia messa in gran parte resta e basta poco per mantenerla o migliorarla. Da qui l’idea di questi balneari: piccoli interventi che portano poche migliaia di metri cubi di ghiaia o sabbia, con un costo comunque non banale tutto a carico loro che l’anno scorso si era aggirato sui 30mila euro.

E quest’anno si replica: la domanda per l’intervento è stata presentata il 3 maggio, integrata il 20 maggio perché sono state richieste le prove dei materiali inerti da mettere in spiaggia e il via libera è stato approvato dalla Regione il 15 giugno. L’autorizzazione riguarda una riprofilatura di 155 metri di spiaggia tra lo stabilimento balneare Pupa e lo stabilimento balneare Fior di Prato con circa 1.200 metri cubi di ghiaia da sistemare in 3 giorni lavorativi per una distribuzione che varia a seconda della zona fino a un massimo di 20 metri cubi per metro di spiaggia. I mezzi dovranno essere all’opera sul litorale ovviamente durante gli orari di chiusura, quindi dopo il tramonto, visto che siamo in stagione turistica.

Inoltre toccherà ai balneari effettuare le analisi delle acque di balneazione, durante l’intervento e a opere completate, per garantire la loro qualità e in caso negativo chiedere al Comune di emettere un divieto di balneazione.