Palazzo Ducale apre le porte alle opere di un grande artista: Marino Collecchia. A otto anni dalla sua scomparsa, le opere del pittore saranno esposte a Palazzo Ducale a Massa, da sabaro al 26 maggio nella mostra “Primaluce” curata da Luciana Bertaccini. Artista poliedrico, Collecchia ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico con i suoi quadri iconici che ritraggono uomini con cappello, esposti nel suo atelier lungo l’Aurelia durante la sua attività. della Lunigiana, dopo gli studi a Carrara, si trasferì a Milano negli anni ‘50 per poi collaborare con designer di fama internazionale come Charles e Ray Eames. Tornato in Toscana negli anni ‘60, aprì un negozio di arredamenti moderno e qualificato non trascurando la sua passione per la pittura. Le sue opere, frutto di esperienze e viaggi, riflettono un profondo legame con la terra toscana, con i suoi monti, il mare e le cave di marmo. Collecchia ha allestito numerose mostre in Italia e all’estero, ricevendo molti riconoscimenti.
L’inaugurazione dell’esposizione è in programma per sabato alle 17 nel Salone degli Svizzeri a Palazzo Ducale, dove parleranno di lui il critico Lodovico Gierut e la storica dell’arte Marilena Cheli Tomei. "Definirei, la sua, una vera e propria ‘articolazione pittorica comunicativa’, ma infine torno a guardare, ad ammirare quel personaggio in cammino attorniato dalla luce. Una cosa è certa, ciò che troviamo nel suo arco creativo altro non è che la sintesi di una scelta di vita" , scrive il critico Gierut in una sintesi. "Quell’uomo solo è forse la metafora di una vita in cui ognuno è solo, trafitto da un raggio di sole, come Salvatore Quasimodo ci ha insegnato – commenta Cheli Tomei –. Ma sono le figure dei cavatori che evidenziano la tematica sociale che Collecchia ha sviluppato in modo diverso rispetto ai tanti che nel panorama artistico italiano l’hanno affrontata".
La mostra "Prima Luce" rappresenta il culmine di un processo di recupero e cura che ha portato alla luce il lavoro eccezionale di Collecchia. Durante la ricerca, ogni traccia ha rivelato qualcosa di nuovo, accendendo curiosità e nuove scoperte sul percorso di vita dell’artista. Grazie allo studio dell’archivio e degli scritti ritrovati, le opere vengono contestualizzate e mostrano una varietà ricca di tecniche ed elementi sempre nuovi nei suoi temi preferiti. La mostra ha il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Massa Carrara, Comune di Massa, associazione Culturale Insieme, Museo Ugo Guidi.
Angela Maria Fruzzetti