CRISTINA LORENZI
Cronaca

Marino in fiamme . Un altro anno di stop. La gara per il 2026

Aperta un’inchiesta dalla Procura. Al vaglio dei carabinieri l’origine dolosa. L’assessore Lattanzi: "Per questa stagione restituiremo un’area pulita".

I vigili del fuoco hanno evitato che le fiamme si propagassero agli stabilimenti vicini

I vigili del fuoco hanno evitato che le fiamme si propagassero agli stabilimenti vicini

Un’inchiesta aperta dalla magistratura per capire le origini del fuoco. Si ipotizza la causa dolosa nell’incendio che ha dsitrutto il bagno Marino devastando un’intera fila di cabine del lato di ponente e ponendo fine alla speranza di quanti avrebbero voluto veder rinascere lo stabilimento. I carabinieri, diretti dal comandante Roberto Ghiorzi, stanno vagliando ogni dettagli per capire ogni ipotesi. Di sicuro la struttura era abbandonata e come tutti i luoghi nel degrado era frequentata come base di spaccio e di bivacco. Difficile pensare a un corto circuito o a un evento incidentale.

Intanto mentre gli inquirenti cercano di chiarire le cause e gli eventuali responsabili, dal Comune si spiega che dopo aver messo in sicurezza l’area, per la prossima stagione estiva si provvederà a restituire una spiaggia pulita e dove viene garantita la sorveglianza ai bagnanti, non potendo recuperare alcunastruttura. L’assessore al Demanio Mario Lattanzi spiega che " è necessario per prima cosa interdire l’accesso". Dopo i sopralluoghi dei tecnici comunali "sarà predisposta un’ordinanza per la messa in sicurezza dell’area, secondo quanto evidenziato dai vigili del fuoco, il cui personale ringrazio. Come amministrazione proseguiremo a lavorare per garantire un futuro all’area. Lo scorso 26 febbraio – ricorda Lattanzi - il Consiglio di stato ha respinto il ricorso dei vecchi concessionari confermando la decadenza della concessione demaniale. Come Comune ci siamo attivati per mettere in campo diverse azioni necessarie a garantire un futuro a quell’area. Per prima cosa abbiamo quindi scritto una lettera alla Capitaneria di porto e alla direzione regionale dell’Agenzia del demanio chiedendo di indicarci eventuali adempimenti che come Comune dovremmo rispettare riguardo l’eventuale incameramento degli immobili nell’area. Abbiamo ricevuto pochi giorni fa la risposta da parte della Capitaneria di porto che ci informava della propria intenzione ‘in qualità di amministrazione cui compete la tutela degli usi pubblici del mare’ di procedere alla convocazione della commissione di incameramento allo scopo di valutare ‘la sussistenza delle condizioni per l’acquisizione allo Stato delle opere presenti’. In attesa di conoscere quali saranno gli esiti di questa commissione, come Comune abbiamo comunque già da tempo iniziato a programmare la prossima stagione balneare. Siamo quindi consapevoli che, visti i tempi tecnici necessari e il fatto che ad oggi in loco manchino strutture fondamentali come i bagni o le docce, non sarà possibile per la prossima estate procedere a una gara per la gestione di quella parte di arenile come una spiaggia libera attrezzata e quindi si andrà, come fatto anche in passato, ad affidare unicamente pulizia e salvamento. Al contempo però potremo cominciare a lavorare, a partire dal 2026, sul futuro di un’area tanto importante e centrale del nostro litorale e lo faremo nell’ottica del nuovo piano dell’arenile che proprio in questi mesi si sta sviluppando. Dove si trovava il bagno Marino potrebbe quindi sorgere una nuova spiaggia libera attrezzata per la cui gestione si potrebbe ipotizzare un affidamento lungo a fronte della realizzazione delle opere necessarie quali bagni, spogliatoi docce, bar".