ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Marino, un altro inghippo. Lo smaltimento dell’area a carico dell’ex gestore

Un’ordinanza della sindaca impone a Brunello Vatteroni la messa in sicurezza . Lattanzi: "Siamo in attesa del via libera della Capitaneria per la rimozione".

Il bagno Marino rimarrà un altro anno senza gestione e con il rischio che nessuno intervenga dal momento che l’amministrazione prevede che la rimozione sia a carico dell’ex gestore

Il bagno Marino rimarrà un altro anno senza gestione e con il rischio che nessuno intervenga dal momento che l’amministrazione prevede che la rimozione sia a carico dell’ex gestore

La sindaca Serena Arrighi ha firmato un’ordinanza con cui vieta l’accesso all’ex bagno Marino. Per quest’anno sfuma la possibilità di dare il bagno in gestione o di avere quanto meno una spiaggia libera pulita. L’atto fa seguito all’incendio che ha distrutto lo stabilimento. Ma i nodi da sciogliere sono ancora molti, a cominciare da chi dovrà occuparsi della rimozione dei manufatti devastati. In attesa che la commissione della Capitaneria di porto decida se incamerare o meno il bene nel patrimonio demaniale, l’ordinanza della sindaca attribuisce l’onere del ripristino a Brunello Vatteroni, l’ex titolare. "Questo ufficio avvierà le procedure affinché il concessionario decaduto provveda, a proprie spese – si legge nell’ordinanza –, allo sgombero dell’area occupata con rimessione in ripristino". L’ordinanza urgente firmata dalla sindaca fa eco a una nota del comandante dei vigili del fuoco, che recita: "Poiché a seguito della verifica visiva effettuata sulle strutture interessate dall’incendio, non è possibile escludere un’evoluzione peggiorativa delle condizioni – si legge nell’ordinanza sindacale –, si rende necessario, con ogni possibile urgenza, che chi di dovere provveda a far eseguire, sotto la guida di un tecnico qualificato e responsabile, una accurata verifica dei luoghi nonché tutti i lavori di assicurazione e ripristino che il caso richiede".

Per questo e al fine di scongiurare situazioni di pericolo l’area sarà inaccessibile fino alla messa in sicurezza, pena una sanzione che può andare da 25 a 500 euro. Intanto l’assessore al bilancio Mario Lattanzi fa il punto della situazione. "Al momento non sappiamo ancora che fine farà il manufatto finché non si sarà riunita la commissione della Capitaneria di porto – dice Lattanzi –. L’ordinanza serve per interdire l’accesso immediato finché la Capitaneria non deciderà se incamerare o meno il bene e se si tratta di manufatti facilmente rimovibili. Nel caso si decidesse per la demolizione il Comune farebbe ricadere i costi sull’ex titolare. Per la messa in sicurezza stiamo aspettando il via libera della Capitaneria – prosegue Lattanzi –. A breve la giunta stabilirà l’indirizzo per la prossima stagione, perché al di là dell’incendio non è stato possibile fare un bando per mancanza di tempo. Sui manufatti il Comune non ha nessun tipo di potere".

Alessandra Poggi