Market Asia store, parlano i legali: "Una strumentalizzazione politica"

Il Comune di Massa ordina la chiusura dell'Asia Store, ma la giovane imprenditrice Sofia Zhu difende la legalità della sua attività artigianale. Polemiche politiche e richiesta di equità nei controlli.

Market Asia store, parlano i legali: "Una strumentalizzazione politica"

Il negozio Asia store

Si torna a parlare dell’Asia store, dopo alcuni giorni in cui il Comune aveva messo un freno, con l’ordinanza firmata dal dirigente del Comune, Fernando Della Pina, che di fatto dava mandato alla polizia municipale di bloccare l’attività del negozio. Il caso era stato portato alla luce dall’ex presidente del consiglio comunale, Stefano Benedetti, oggi di ’Città nova’, che aveva presentato un esposto sulla vicenda al Prefetto Guido Aprea, all’assessore delle Attività produttive Andrea Cella e alla Procura chiedendo se l’attività fosse o meno "abusiva".

E sul caso chiusura Asia Store replica il legale della giovane imprenditrice Sofia Zhu, nata in Italia da genitori cinesi: "Anche se l’attività è posta in zona artigianale- industriale, Asia Store, come qualunque altra attività a carattere artigianale, ha diritto di commerciare i prodotti derivanti dalle proprie lavorazioni di sartoria, confezionamento, modifiche e riparazione su di una superficie di 300 metri quadri, nel rispetto della normativa di settore. La giovane imprenditrice è stata oggetto di 5 controlli da parte della polizia municipale in 6 mesi ed è ben contenta di tanta solerzia da parte delle autorità che tutelano la legalità degli esercizi commerciali/artigianali; Sofia si chiede, però, se la stessa attenzione venga rivolta agli altri imprenditori dello stesso settore, al fine di tutelare l’immagine del commercio e dei commercianti seri sul nostro territorio".

"La signora Zhu – prosegue la nota del legale – si rammarica del fatto che l’apertura della sua attività pare essere diventata oggetto di strumentalizzazione da parte di una certa area politica, volta a screditare l’attuale amminstrazione; infatti, la stessa ha potuto verificare che sui social media diversi soggetti affermano che le sia stato concesso un permesso in violazione della legge da parte dell’ente a ciò preposto. La mia cliente – conclude la nota del legale – si aspetterà nuovi controlli, ma non ha timore, perché la sua attività è totalmente in regola".