REDAZIONE MASSA CARRARA

Marmo, arriva il tracciamento. Il Comune commissiona un sistema di identificazione

La Omniconnetc di Pontedera dovrà realizzare il progetto per ricostruire i flussi del materiale come prescritto dalla Legge regionale che prevede la verifica della filiera corta per le concessioni.

Marmo, arriva il tracciamento. Il Comune commissiona un sistema di identificazione

Maggiori controlli in vista sulle cave

C’è bisogno di un sistema di tracciamento dei blocchi di marmo che scendono dai monti: è una delle misure previste dal Regolamento degli agri marmiferi approvato dal Comune di Massa e in vigore. Realizzare uno strumento così, però, non è certo facile e servono le competenze adatte. Per questo palazzo civico ha deciso di affidare la realizzazione del sistema di identificazione e tracciabilità dei materiali da taglio per usi ornamentali, siano essi blocchi, semiblocchi o informi, a una società esterna. Si tratta della Omniconnect Srl di Pontedera, con un appalto del valore di circa 35mila euro. A definirne la necessità, come detto, è il Regolamento degli agri, approvato nel 2020, all’articolo 5 che regola il procedimento per il rilascio della concessione dell’agro marmifero: prevede infatti un "sistema di monitoraggio obbligatorio, atto al controllo dei volumi estratti, da parte dei titolari di concessione mineraria, tramite l’utilizzo del certificato digitale di ogni singolo elemento commerciale estratto (blocchi, semi-blocchi ed informi) e del suo censimento nell’anagrafe atto a conseguire il tracciamento geografico del materiale estratto e delle sue ulteriori fasi di lavorazione".

Insomma, un elemento essenziale anche per andare ad approvare le future concessioni previste dai Piani attuativi dei bacini estrattivi (i Pabe). Non bisogna poi dimenticare che si tratta di una previsione normativa che deriva anche dalla legge regionale 35 del 2015. Già nel 2022 l’amministrazione aveva dato mandato agli uffici per fare un’indagine di mercato così da trovare sistemi e tecnologie idonee al servizio.

Alla fine la scelta è ricaduta per l’appunto sulla Omniconnetc di Pontedera il cui progetto è stato valutato "conforme alla necessità di ricostruire i flussi di materiale lapideo provenienti dalle cave del nostro comprensorio nell’ottica della "filiera corta" così come prescritto anche dal Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana attraverso una ricostruzione qualitativa e quantitativa della filiera lapidea e la successiva elaborazione delle possibili diverse definizioni delle quantità sostenibili e dei loro impatti".