Marmo, Cgil guarda avanti: "Ora regolamento sulle gare"

Il sindacato esulta per la tracciabilità e invita gli altri Comuni ad adottarla "In caso di caducazione non si incapperebbe sul solito ricatto occupazionale".

Marmo, Cgil guarda avanti: "Ora regolamento sulle gare"

Marmo, Cgil guarda avanti: "Ora regolamento sulle gare"

La Cgil invita i Comuni limitrofi a dotarsi di un sistema di tracciabilità del materiale lapideo simile a quello adottato in questi giorni dal Comune di Carrara. Una garanzia e una trasparenza che aiuterebbero ad uscire dal sistema delle autocertificazioni, che seppur veritiere non potranno mai avere la precisione di un software. Di questo ne sono convinti il segretario generale della Cgil di Massa Carrara Nicola Del Vecchio e Francesco Ventimiglia, il segretario generale Fillea Cgil di Massa Carrara. Non solo, i due sindacalisti chiedono che adesso si vada spediti verso l’approvazione del regolamento sulle gare, così da uscire dal meccanismo del "ricatto occupazionale" dicono. "Bene l’approvazione del regolamento sulla tracciabilità, ma adesso si proceda quanto prima all’approvazione del regolamento sulle gare per uscire finalmente dal ricatto occupazionale – scrivono Del Vecchio e Ventimiglia –. Siamo stati tra i primi a chiedere l’approvazione di un sistema di tracciabilità capace di fotografare in tutta la sua filiera produttiva il percorso del materiale estratto. Un passaggio tecnico indispensabile per rendere effettivamente misurabile la quota di materiale lavorato in loco. Già la precedente amministrazione aveva adottato un sistema che evitava l’autocertificazione – proseguono Del Vecchio e Ventimiglia –, purtroppo però a seguito dei ricorsi vinti dalle aziende quello strumento era stato bocciato. Ci auguriamo che questa volta finalmente, anche da parte delle aziende, ci sia la consapevolezza della necessità di creare un nuovo equilibrio nel settore e a differenza del passato non si impugni uno strumento che anche nell’iter di approvazione ha visto una fase di ascolto ampia da parte di tutti i soggetti coinvolti". I due sindacalisti chiedono alle imprese di "essere trasparenti" dopo questo storico traguardo. "Le aziende dimostrino di cambiare approccio ed evitino di rivolgersi ai tribunali – affondano Del Vecchio e Ventimiglia –, sennò sarebbe poi facile domandarsi il motivo per cui impugnino se non hanno nulla da nascondere".

"A questo punto però sarebbe opportuno che strumenti terzi di misurazione vengano adottati da parte di tutti gli enti nei quali insistono aree di cava – concludono i due sindacalisti –, così come fatto dal comune di Carrara, uscendo quanto prima dal sistema di autocertificazione. Inoltre è importante definire al più presto un regolamento per le gare, perché in caso di caducazione non deve scattare il ricatto occupazionale. I posti di lavoro devono essere tutelati da una clausola sociale esplicitamente prevista nel bando. È un settore che vanta, grazie al sindacato e ai lavoratori che si sono sempre battuti per i loro diritti e il loro salario, oltre al Ccnl, un contratto di secondo livello provinciale, sia a Lucca che Massa Carrara, e di terzo livello in alcune aziende, che difenderemo con determinazione".