ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Marmo e lavoro. Le assemblee della Cgil in cava per salario e diritti

Incontri con i lavoratori e i datori in vista della scadenza del contratto "Coinvolgiamo i dipendenti per una maggiore ricaduta dei guadagni".

Gli incontri in cava con i lavoratori e i datori a cui è seguita l’assemblea di Fillea Cgil provinciale in vista del rinnovo del contratto di lavoro che scade il prossimo 31 marzo

Gli incontri in cava con i lavoratori e i datori a cui è seguita l’assemblea di Fillea Cgil provinciale in vista del rinnovo del contratto di lavoro che scade il prossimo 31 marzo

Salari più alti, crescita professionale e riduzione dell’orario di lavoro. Sono solo alcune delle proposte emerse nel corso dell’assemblea provinciale della Fillea Cgil allargata alle Rsu, Rsa, delegati, iscritti, lavoratori e lega dei cavatori. L’assemblea ha avuto come tema il prossimo rinnovo contrattuale lapideo industria, in scadenza il 31 marzo. Il sindacato ha fatto una ricognizione ascoltando gli imprenditori delle cave in galleria e del piano per parlare e relazionarsi con i lavoratori. La delegazione era composta dalla segretaria nazionale della Fillea Nazionale Tatiana Fazi e Serena Morello, da Alessia Gambassi (Fillea Toscana) e Francesco Ventimiglia (Fillea Massa Carrara). Nello specifico i sindacalisti hanno incontrato i lavoratori della Calacata, Caldia, Cooperativa Fra Cavatori di Gioia, mentre al piano quelli della ‘Edil.lab, azienda che si occupa di lavorazione per conto terzi di lastre di marmi e pietre di ogni tipo.

"Per noi è fondamentale che alla discussione e alla costruzione dell’ipotesi di accordo di rinnovo del Ccnl lapidei e materiale estrattivi – spiegano dalla Fillea Cgil –, contribuiscano attivamente i lavoratori, raccogliere il loro parere, significa renderli protagonisti, partecipi alle scelte contrattuali da assumere e quelle a sostegno delle rivendicazioni in materia di salute e sicurezza, salario e buona occupazione. La crescita dei salari è una misura di civiltà ed è sacrosanto che una quota dei profitti realizzati vada redistribuita ai lavoratori che a quella crescita contribuiscono – proseguono da Fillea –. Per rispondere ai processi di cambiamento tecnologici, organizzativi e sociali, la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro, a parità di salario è l’unica proposta che incrocia il tema della riorganizzazione delle politiche del lavoro al fine di una più alta qualità del lavoro. A ciò si aggiunga che rappresenterebbe una leva per redistribuire ricchezza e permetterebbe la possibilità di nuove assunzioni. Dall’assemblea generale della Fillea di Massa Carrara quindi si chiede un rinnovo contrattuale all’insegna di cambiare ancora in meglio le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori, sulla scorta degli ottimi risultati conseguiti negli ultimi anni, soprattutto rafforzare la sicurezza sui luoghi di lavoro e favorire la crescita professionale, un contratto capace di rispondere adeguatamente ai bisogni del settore e dei lavoratori".