Prosegue l’iter di preparazione sul disciplinare delle concessioni, ma a tenere banco è sempre la valanga di ricorsi delle aziende contro il regolamento sulla tracciabilità. Il tema caldo che negli ultimissimi giorni ha occupato il dibattito politico, dopo la notizia del ricorso di 30 aziende del lapideo al regolamento sulla tracciabilità, è stato affrontato anche nella commissione Marmo presieduta da Nicola Marchetti e in cui, oltre alla sindaca Serena Arrighi, erano presenti i rappresentati sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
A tornare pesantemente sul tema dei ricorsi, con una critica alle aziende, è stato Andrea Figaia, segretario di area vasta della Cisl. Il segretario ha espresso le sue perplessità con un discorso generale e non tecnico, scollegato in parte al disciplinare discusso in commissione. "La volontà degli industriali negli ultimi giorni – ha commentato Figaia - è stata evidente e intollerabile. Possiamo continuare a prendere in esame regolamenti come questo, ma se ogni volta vengono ‘impallinati’, qualche domanda bisogna porsela. Occorre che il Comune prenda delle decisioni, perché la stagione della mediazione mi pare non abbia funzionato. Prima di procedere è necessaria una pausa di riflessione".
Sull’argomento che era invece all’ordine del giorno della commissione, con l’illustrazione ai rappresentanti sindacali del disciplinare sulle gare e le concessioni, definito dalla sindaca ‘un documento dal contenuto politico preciso, con attenzione all’occupazione, al futuro della filiera e all’ambiente’, il parere delle sigle sindacali è stato tutto sommato positivo, se non per alcune riflessioni puntuali. Parere positivo al disciplinare è arrivato da Franco Borghini, vertice della Uil, che ha definito il documento un buon lavoro apprezzandone la parte sociale, con un appello a tenere alta l’attenzione sull’aumento occupazionale e sulla ricaduta sul territorio. Sul tema dei ricorsi, Borghini ha poi aggiunto: "Il disciplinare è importante, a prescindere dai rapporti tra Comune e aziende".
Abbastanza soddisfatto sul disciplinare anche Nicola Del Vecchio della Cgil, nonostante a suo giudizio alcune parti necessitino di precisazioni e interventi. "Serve nuovo equilibrio nel settore – ha precisato Del Vecchio – e soprattutto è necessario uscire dal ricatto occupazionale. Questo regolamento deve essere adottato, alcune parti soddisfano, ma altre le ritengo troppo generiche. Mi riferisco agli effetti occupazionali e alle ricadute ambientali. Alcuni parametri vanno definiti meglio". Sul nuovo disciplinare per le gare e le concessioni si tornerà a parlare anche lunedì prossimo con un nuovo confronto in commissione Marmo. In quel caso verrà chiesto un parere alle aziende del lapideo, mentre il disciplinare dovrebbe essere portato all’attenzione del consiglio comunale entro il prossimo mese. Sulla questione delle gare il presidente della commissione Marmo, Nicola Marchetti, è statopiù che chiaro: "Il periodo temporaneo transitorio permette alle aziende di evitare le gare europee. All’atto delle convenzioni sono state presi degli impegni precisi sulla trasformazione in loco e sui progetti per la città dell’articolo 21.I ricorsi creano paletti per le soluzioni ai problemi rappresentati dalle aziende stesse ai vari tavoli". Da qui l’annuncio di Marchetti a entrare nel merito delle vertenze e
a votare in tempi brevi "una disciplina delle gare per cercare di dare certezze alla collettività sulla gestione degli agri mammiferi, così come ci impegnano le leggi che regolano il settore".