di Claudio Laudanna
Marmo: c’è un primo accordo, ma non è stato ancora ratificato. Oggi si torna a lavorare, ma lo stato di agitazione comunque continua. Ieri al termine di una giornata infinita, cominciata prima dell’alba con i blocchi e i picchetti ai bacini marmiferi e davanti alle principali segherie e proseguita poi con il lungo corteo fino sotto il Comune: sindacati e industriali si sono riuniti per oltre sei ore nella sede di Fossola di Confindustria. Al termine di questa riunione fiume i rappresentanti dei lavoratori, guidati dai leader di Fillea Cgil, Feneal Uil e Fiscat Cisl Leonardo Quadrelli, Daniele Battistini e Lorenzo Sichei, assieme al segretario della Camera del lavoro Nicola Del Vecchio si sono incontrati con un centinaio di cavatori che per tutto il giorno hanno continuato a presidiare il luogo dell’incontro per discutere della proposta sul tavolo. L’accordo prevede, anzitutto, la ventilata riduzione dell’orario di lavoro, anche se modulata in maniera diversa. Nei mesi estivi ogni lavoratore del monte avrà un pacchetto di 32 ore di permessi speciali, gestiti secondo accordi aziendali, durante le quali i cavatori potranno non lavorare o, in alternativa, vederseli riconosciuti in busta. Questo tesoretto scende invece a 16 ore per il piano. Un’altra voce importante è quella dell’assiduità lavorativa che verrà aumentata di un euro tondo per tutti i lavoratori, sia per chi lavora in cava che per chi sta in laboratori e segherie, 30 centesimi in più quindi di quanto proposto inizialmente dagli industriali. Saliranno anche le voci legate alla mensa e al welfare per un aumento complessivo che si aggirerà sui 1.800 euro l’anno per i cavatori e sui 1.500 per i loro colleghi del piano. Le parti si sono lasciate dandosi appuntamento a stamani per analizzare gli ultimi punti sul tavolo, come per esempio il capitolo cava scuola, e poi eventualmente procedere alla ratifica. La proposta è però stata accolta tra lo scetticismo dei lavoratori in strada e la discussione si è così protratta fino a tardi sulla possibilità o meno di continuare lo sciopero anche oggi e domani. Una proposta che, nonostante qualche muso lungo, è stata messa da parte e così già stamani le lavorazioni sono riprese regolarmente. Continua comunque lo stato di agitazione e già in questo fine settimana saranno convocate delle assemblee dei lavoratori per discutere della bozza d’accordo. Sullo sfondo, d’altronde, resta sempre lo spauracchio di un tavolo con il prefetto che, in caso di fumata nera, si sarebbe dovuto tenere lunedì e che avrebbe potuto rappresentare in ogni caso la fine della trattativa. Nel frattempo ieri è arrivata la solidarietà ai lavoratori in sciopero anche da Fratelli d’Italia. "Siamo vicini a lavoratori e famiglie, il lavoro è importante come la dignità nel lavoro - dicono Vittorio Fantozzi, Marco Guidi, Alessandro Amorese e Massimiliano Manuel- . Siamo disponibili ad ascoltare le istanze dei lavoratori per cercare di risolvere la situazione".