Marmo, riflessione sulle lavorazioni: "Farle in loco aumenterà gli occupati"

Il segretario della Cgil Del Vecchio analizza i dati tra criticità e contraddizioni

Marmo, riflessione sulle lavorazioni: "Farle in loco aumenterà gli occupati"

Il segretario della Cgil Del Vecchio analizza i dati tra criticità e contraddizioni

Sono numeri che svelano criticità e contraddizioni quelli relativi al primo semestre dell’export apuano elaborati da Istat e a metterle sotto i riflettori è il segretario della Cgil, Nicola Del Vecchio. "Particolare attenzione deve essere rivolta ai dati relativi al settore lapideo, che sconfessano le analisi che ci parlano di un settore in crisi, visto che aumentano considerevolmente i lavorati, con un +9,5% dovuto principalmente alla ripresa del mercato statunitense, cosa questa che dovrebbe spingere ad una riflessione più compiuta che va nella direzione della necessità di favorire la lavorazione in loco dei materiali con il conseguente aumento del numero degli occupati. In questo settore serve ricercare un nuovo equilibrio capace di tenere insieme tutela dell’ambiente, sicurezza dei lavoratori, redistribuzione della ricchezza e occupazione. Dovrebbe essere un interesse anche di chi fa impresa. Questi dati contribuiscono in parte a smentire la narrazione di chi vorrebbe invece piegare alle esigenze aziendali le scelte e gli interessi generali". Del Vecchio evidenzia anche la notevole vivacità della nautica "che potrebbe rappresentare un valore aggiunto qualora si realizzasse il travel lift, previsto dal nuovo Piano Regolatore Portuale".

Notizie positive che, rimarca Del Vecchio, non si traducono in benessere diffuso: "Esiste un vulnus che riguarda la retribuzione media lorda annua dei dipendenti, che a Massa Carrara si attesta a 20.300 euro, al di sotto di 1.321 euro rispetto alla media Toscana e di ben 2.539 euro rispetto alla media nazionale. In questo caso le differenze territoriali nella nostra Regione sono marcate. Anche nel mondo del lavoro si confermano quindi quelle inaccettabili disuguaglianze territoriali che caratterizzano la nostra Regione, evidenziando come l’area Costiera sia più in difficoltà".