Tutto pronto per la 16esima edizione del “Premio Donna del Marmo“, domani nel The Plus Theatre del complesso fieristico di Verona, dove è in corso Marmomac. Il premio di questa edizione andrà a Giordano Bruno Guerri, storico, manager editoriale e museale e presidente dal 2008 della Fondazione il Vittoriale degli Italiani, per il progetto “Riconquista“, che negli ultimi anni ha permesso l’apertura e la riapertura di numerose aree del Vittoriale. Ogni anno l’associazione conferisce il riconoscimento a chi abbia contribuito con la propria arte, professionalità o dedizione alla diffusione dell’utilizzo del marmo, termine da intendersi nella sua accezione arcaica, cioè qualsiasi roccia ornamentale ricercata, plasmata e impiegata per le realizzazioni più svariate. Il premio organizzato dall’associazione nazionale “Le donne del marmo“ (con sede a Carrara dove è riuscita a far intitolare un largo alle donne che hanno rappresentato il marmo o l’hanno lavorato) presieduta dall’imprenditrice apuana Sara Vannucci, negli anni è stato conferito a varie personalità, come l’architetto irachena Zaha Hadid, il presidente della fondazione nazionale Carlo Collodi, Pierfrancesco Bernacchi e l’architetto svizzero Mario Botta. E proprio Botta oggi farà visita all’associazione per un saluto. Oltre al premio a Giordano Bruno Guerri, l’associazione domani nominerà i nuovi ambasciatori delle Donne del Marmo. Per la terra apuana la sindaca di Carrara Serena Arrighi, il maestro Roberto Martinelli autore di un canto dedicato all’associazione che racconta la cultura delle donne del marmo, Edoardo Vernazza, presidente di cava San Colombano per l’impulso dato verso l’economia circolare, e al giudice del tribunale di Massa Marta Baldasseroni. Sarà consegnata una formella in Bardiglio con scritto “Donne del Marmo“ fatta dal Magister Commacino Frans Ferzini.