Dice “No” allo smembramento dell’Istituto Comprensivo Massa 6 il personale scolastico che ha firmato una lettera di protesta indirizzata agli onorevoli Riccardo Ricciardi, Alessandro Amorese e Andrea Barabotti; al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e all’assessore Istruzione Alessandra Nardini; al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti; a tutti i consiglieri provinciali; sindaci di Massa, Montignoso, Carrara, e alla dirigente Ust Marta Castagna. "Tutto il personale scolastico dell’Istituto Comprensivo Massa6 – scrivono – è contro le politiche di ridimensionamento e accorpamento che rispondono solo ad una logica di tagli alla scuola pubblica e che vedrebbero sparire una comunità educante che da molti anni svolge una funzione significativa e determinante per la città. E’ indispensabile mantenere la stabilità organizzativa ed educativo-didattica che negli anni si è consolidata e si è dimostrata funzionale grazie alla coesione tra i vari ordini di scuola che hanno collaborato in verticale e in orizzontale. Ci siamo contraddistinti per un forte senso di inclusione e collaborazione riconosciuto anche dalle famiglie del nostro territorio".
Le scuole dell’istituto sono in una zona fragile e periferica della città, Romagnano e dintorni, diventate punto di riferimento importante della comunità e non solo. "A seguito della decisione del sindaco di Massa – prosegue il personale – , il nostro istituto verrebbe smembrato tra due istituti comprensivi del centro città andando così inevitabilmente a cancellarne l’identità storica e territoriale. Non vorremmo essere considerati solo un incremento per il bacino di utenza degli altri istituti". Tante le attività legate al territorio: "Particolarmente significativa l’esperienza dell’indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado Parini, che ha ampliato l’offerta formativa impegnando i ragazzi e le ragazze anche in orario extrascolastico. La scuola aperta – evidenzia – ha efficacemente contrastato la dispersione scolastica e ha rafforzato il senso di appartenenza alla nostra comunità. Rifiutiamo pertanto l’ipotesi di smembramento ipotizzata e chiediamo agli altri enti locali della Conferenza Zonale di Costa e al presidente della Provincia Lorenzetti di fare il possibile per bloccare questa decisione".
A. M. Fruzzetti