REDAZIONE MASSA CARRARA

Massa Carrara: 36 milioni per bonifiche e salute pubblica

Stanziati fondi per bonifiche e studi sulla salute a Massa Carrara. Progetti per siti inquinati e sorveglianza sanitaria.

Coperti dal ministero le azioni necessarie a bonificare alcune aree particolarmente interessate dai veleni Altra novità è il potenziamento delle indagini sulle ricadute sanitarie che ha portato la presenza di questi veleni

Coperti dal ministero le azioni necessarie a bonificare alcune aree particolarmente interessate dai veleni Altra novità è il potenziamento delle indagini sulle ricadute sanitarie che ha portato la presenza di questi veleni

Ci sono i soldi per le bonifiche, non tutti a dire il vero, e quelli per gli studi sulla salute dei cittadini legati alla presenza dei veleni, nei terreni e nella falda: un’attenzione che arriva da Roma e dai Ministeri per la provincia di Massa Carrara che segna un passo importante, pur nella certezza che resta ancora da fare, e da trovare. Tuttavia se tutte le risorse stanziate a oggi dovessero andare in porto, così come le opere collegate, si dovrebbe riuscire a fare un bel balzo in avanti. Partiamo dalle bonifiche operative vere e proprie, su cui si concentra il deputato della Lega, Andrea Barabotti che ha appreso da fonti ministeriali le decisioni del Governo in materia di stanziamento sul Fondo di sviluppo e coesione (Fsc): "Tutti i principali siti inquinati sono finalmente coperti da finanziamento per la bonifica. L’impegno portato avanti in questi anni ha portato alla creazione di diverse linee di finanziamento che superano complessivamente i 36 milioni di euro, ben 13,5 milioni in più rispetto al precedente Accordo di Programma 2014/2020, che si fermava a 22,5 milioni".

Barabotti elenca anche gli interventi finanziati: "2,5 milioni per la messa in sicurezza dell’area residenziale di Tinelli; 10,5 milioni per la bonifica del terrapieno antistante la Colonia Torino; 12 milioni di euro per la bonifica della falda nell’area industriale. Ai quali si aggiungono 0,5 milioni di euro, riportati da precedenti stanziamenti". I 12 milioni per la falda copriranno gli investimenti previsti dalla Regione, con il progetto già appaltato. C’è da capire se le stesse risorse, poi, saranno investite quindi dalla Regione su altri capitoli per le bonifiche in terra apuana. Poi ci sono gli 11 milioni del Pnrr, quelli destinati ai siti orfani e, qui a Massa, alla bonifica della Buca degli Sforza. "Un risultato straordinario – prosegue Barabotti, che ringrazia anche il viceministro Vannia Gava – frutto anche di un costante lavoro con il sindaco Francesco Persiani per reperire tutte le risorse necessarie".

Va detto che restano fuori comunque ancora altri interventi, fra cui quello per la bonifica di viale da Verrazzano: solo per questo, la spesa stimata nel 2022 si aggirava sui 14 milioni di euro ma la cifra potrebbe anche aumentare; solo nell’ultimo documento del 2024, di un accordo fra Regione e Sogesid, per un primo intervento di prevenzione e mitigazione della contaminazione dell’area residenziale si ipotizzava di spendere circa 4 milioni di euro.

Passiamo al fronte sanitario, su cui interviene il deputato di FdI, Alessandro Amorese: "Massa-Carrara è parte di un programma operativo pilota del ministero della Salute per la definizione di modelli di intervento integrato salute-ambiente-clima in siti contaminati selezionati di interesse nazionale. Un progetto che ha come obiettivo la costituzione di un sistema di sorveglianza permanente sulla relazione ambiente - salute pubblica; Massa-Carrara è 1 dei 22 Sin individuati sull’intero territorio nazionale. Su Massa Carrara previsto il rafforzamento dei Percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (Pdta), per quanto concerne i tumori dello stomaco e i melanomi cutanei. E’ prevista una capillare implementazione anagrafica e geografica, quartiere per quartiere, del Registro Tumori dedicato al Sin che è il nostro territorio. Permetterà di rilevare, con maggiore tempestività, la presenza di eccessi di incidenza per quanto riguarda le specifiche sedi tumorali. Saranno presi in esame in provincia, l’area portuale e industriale, le discariche di rifiuti pericolosi, gli impianti petrolchimici e/o le raffinerie, gli impianti di smaltimento dei rifiuti. Il progetto nazionale prevede un investimento complessivo di quasi 25 milioni di euro".