La leggenda dei fratelli Piccirilli e quell’invincibile aura di bellezza senza tempo che ritorna, prepotente, a testimoniare le origini massesi di una famiglia di scultori capaci di cambiare e incantare l’America. Una leggenda artistica e di vita, racchiusa in un documentario internazionale firmato dal regista americano Eduardo Montes-Bradley. Si intitola “The italian factor“, sarà proiettato in anteprima al teatro dei Servi di Massa il 5 aprile alla presenza del regista (ingresso libero, prenotazioni a [email protected], info 0585 490543) con inizio alle 21.
La serata sarà introdotta dallo storico dell’arte Silvano Soldano che parlerà di Attilio Piccirilli e dei suoi fratelli: sarà presentata da Giulia Frigerio, storica dell’arte contemporanea. Il documentario sui fratelli Piccirilli, che sarà pronto in autunno, è stato girato dal regista in buona parte nel nostro territorio – in particolare al cimitero del Mirteto, dove è presente una grande angela sulla tomba dei Conti Guerra, e in centro nella zona della Martana – con riprese effettuate l’anno scorso. Sarà prodotto dalla Heritage Film Project in collaborazione con The Columbus Citizens Foundation. La distribuzione è prevista nelle biblioteche pubbliche e accademiche, il budget stimato è di 340mila dollari e verrà raccolto da un’organizzazione senza scopo di lucro di New York City, impegnata a promuovere l’apprezzamento del patrimonio e dei successi italoamericani. Nella sola Manhattan ci sono oltre 500 sculture dei Piccirilli, come i leoni all’ingresso della Public Library, il Maine Memorial in Central Park, il bassorilievo del Rockefeller Center o la sede centrale della polizia per non parlare della celebre statua di Abraham Lincoln a Washington.
"Ma non ’firmarono’ le opere, per colpa di quell’antitalianismo così comune negli anni Venti del secolo scorso – ha raccontato Silvano Soldano – Fu lo stesso governo americano a imporre il suo ’no’. Oggi, però, sono stati riscoperti e vi sono a New York tour guidati e organizzati dedicati espressamente ai Piccirilli e alle loro moltissime opere". "E’ un piacere riportare a Massa il regista Montes-Bradley che fu a Massa nel 2022 e si interessò a questa famiglia di scultori massesi. Che qui non sono certamente degli sconosciuti, ma che hanno adesso avuto l’occasione di entrare in una vetrina internazionale – ha spiegato il sindaco, Francesco Persiani – Recentemente si è svolto un importante convegno dedicato ai Piccirilli a Palazzo Ducale ed è stata apposta una targa alla casa natale alla Martana. Le iniziative per promuovere la storia artistica di questi scultori, come anche il documentario d’oltreoceano, si inseriscono nella scia di valorizzazione turistica del territorio". Il 5 aprile all’anteprima del documentario al teatro dei Servi ci saranno anche gli studenti del liceo Palma "che racconteranno cos’è per loro l’Italian Factor – ha spiegato la preside, Ilaria Zolesi – Ci riveleranno qual è il loro punto di vista e apprezzeranno ancora di più l’importanza di riscoprire le proprie radici facendone un punto di forza". Le ha fatto eco Patrizia Radicchi, presidentessa della Deputazione di storia patria: "Obiettivo della nostra associazione è valorizzare e far conoscere il territorio, cosa che accadrà anche con i fratelli Piccirilli, la cui storia sarà pubblicata sul nostro volume “Atti e memorie“, presto avremo un articolo proprio di Silvano Soldano". Susanna Dal Porto, direttrice della biblioteca civica, ha ricordato come la città di Massa custodisca un libro rarissimo e prezioso dedicato alla famiglia di scultori "donato da Italia Nostra, che si intitola “Attilio Piccirilli, an italian sculptor“, pubblicato nel 1944 a New York. Disponibile solo su consultazione, non prestito". Il regista Eduardo Montes-Bradley sarà a Massa per presentare questo documentario il cui obiettivo dichiarato è dare uno sguardo più approfondito sui contribuiti degli artisti italiani al Rinascimento americano, dedicando un intero capitolo all’epopea dei fratelli Piccirilli, che emigrarono negli Stati Uniti nel 1888 e “modellarono” New York. Il loro studio di scultura NEL Bronx divenne uno dei più importanti d’America.
"C’è un filo che unisce Massa e New York – ha sottolineato l’assessore alla cultura, Monica Bertoneri – La famiglia si trasferì in America e partecipò attivamente al Rinascimento Americano. Un progetto, quello del documentario, ’gemellato’ con gli Stati Uniti: mentre noi parliamo a New York lo stanno presentando a loro volta". "Il regista è arrivato a Massa tramite studi relativi a scultori americani – ha ricordato Soldano – portati avanti salvo poi scoprire che, per esempio, il Lincoln Memorial era stato realizzato dai massesi. E mettendo di conseguenza ancor più a fuoco come l’impronta italiana, il ’fattore Italia’ è rimasto profondamente dal punto di vista culturale. I Piccirilli, proprio per la grande presenza di laboratori in quest’area, tentò la fortuna: prima il viaggio a Londra, poi lo sbarco a New York. Fu uno scozzese a pagargli il biglietto. Fu l’inizio di una storia ancora più grande".