REDAZIONE MASSA CARRARA

Massa non dimentica: "Un dovere civile e morale per un futuro libero dall’odio"

Il sindaco: " La nostra città ha accolto chi fu costretto a lasciare la propria terra". Una corona di fiori al parco del viale Roma intitolato a Norma Cossetto.

Il sindaco: " La nostra città ha accolto chi fu costretto a lasciare la propria terra". Una corona di fiori al parco del viale Roma intitolato a Norma Cossetto.

Il sindaco: " La nostra città ha accolto chi fu costretto a lasciare la propria terra". Una corona di fiori al parco del viale Roma intitolato a Norma Cossetto.

"Onoriamo la memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati. La nostra città ha avuto un ruolo importante in questa storia, accogliendo chi fu costretto a lasciare la propria terra. Ricordare non è solo un atto formale, ma un dovere morale e civile per costruire un futuro libero dall’odio e dall’indifferenza. Preserviamo la memoria, trasmettiamola alle nuove generazioni. Massa non dimentica". Con queste parole il sindaco Francesco Persiani ha celebrato ieri, nel consiglio comunale straordinario e aperto, il Giorno del Ricordo. Una giornata, quella del 10 febbraio, istituita 21 anni fa per non scordare la tragedia, perpetrata dai partigiani jugoslavi di Tito tra l’armistizio del 1943 e il 1947, che si vendicano contro i fascisti e gli italiani torturando, massacrando e gettando nelle foibe migliaia di persone. Ma anche l’esodo di migliaia di italiani in fuga, o trasferiti, dall’Istria, Fiume e Dalmazia, terre assegnate alla Jugoslavia col trattato di pace del 10 febbraio 1947, e accolti anche nella nostra provincia nei Centri raccolta profughi di Marina di Massa e Marina di Carrara.

Dopo l’inno di Mameli e la presentazione del presidente del consiglio, Agostino Incoronato, il presidente del comitato provinciale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Sergio Tabanelli, ha ricordato quella doppia tragedia e l’impegno dell’associazione per tenere vivo il ricordo. A questo proposito l’associazione ha chiesto al Comune di mettere un’insegna presso la struttura sanitaria Don Gnocchi per ricordare il Centro profughi di Marina di Massa.

Al termine della cerimonia in consiglio, a cui ha partecipato anche il deputato apuano di FdI Alessandro Amorese, il sindaco e le autorità comunali hanno fatto tappa al parco sul viale Roma intitolato a Norma Cossetto deponendo una corona di fiori. Norma era una studentessa universitaria istriana che venne torturata, violentata e gettata in una foiba nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943.

Prossimo appuntamento legato al Giorno del Ricordo, sabato prossimo, alle 16.30, nella sala del consiglio della Provincia a Palazzo Ducale, per la presentazione del libro ’La patria cercata’ di Elio Varutti dove c’è la storia di tutti i Centri raccolta rofughi della Toscana, compresi quelli di Massa e Carrara.