Matrimonio e Memoria. Giovane sposa inaugura la targa per Hayami

Festa ieri pomeriggio a San Terenzo Monti con i familiari dei soldati Nisei. Beatrice Giorgi ha svelato il tributo prima di dire "sì" a Jacopo Pellini.

Matrimonio e Memoria. Giovane sposa inaugura la targa per Hayami

La sposa Beatrice Giorgi insieme a una discendente dei Nisei ha svelato la targa che ricorda il sacrificio di Stanley Hayami, rimasto ucciso il 23 aprile del 1945. A sinistra con il gruppo dei parenti americani (Fotoservizio Massimo Pasquali)

Festa di pace, amore e memoria quella andata in scena ieri pomeriggio nel fivizzanese. Una festa internazionale, come è internazionale la libertà. Un matrimonio che ha rinsaldato, con un’occasione felice, i legami con l’America e una comunità speciale, quella dei Nisei.

Beatrice Giorgi, una ragazza di 30 anni di San Terenzo Monti, non ha mai conosciuto la bisnonna paterna Irene che all’età di 39 anni assieme alle figlie Elsa,13 anni, Lina 15 e Giuseppina di 10 anni furono uccise il 19 agosto del 1944 dalle SS di Walter Reder. Le ha potute vedere, conoscerne i volti solamente in fotografia e ne conserva le immagini in un quadro che tiene appeso nella cappella privata del resort “Podere Beatrice“ di cui lei è la titolare: un luogo ameno e a pochi passi dal locale Museo della Cultura della Memoria. Così pure, non ha fatto in tempo a incontrare il nonno Oliviero e il bisnonno Guerrino; però ha sempre sentito raccontare di come i due congiunti riuscirono a scampare a quel terribile massacro, nascosti in tunnel sotto terra per giorni e giorni, mentre in paese e nella campagna circostante, gli scherani nazisti dal 17 agosto al 3 settembre depredavano, violentavano , incendiavano e uccidevano un gran numero di civili inermi: 171.

Ieri pomeriggio, Beatrice Giorgi è convolata a nozze nella chiesa-santuario di San Terenzo con Jacopo Pellini, un giovane della zona. E animata da valori che non si cancellano, nel ricordo dei familiari tragicamente scomparsi, si è resa protagonista di un gesto bellissimo e davvero singolare. Ha voluto inaugurare, con l’abito da sposa indosso, pochi minuti prima di fare il suo ingresso in chiesa dove il futuro marito e i parenti l’attendevano, una targa in ricordo di Stanley Hayami, giovane soldato americano ucciso dai nazifascisti il 23 aprile del 1945 mentre infuriava la battaglia – casa per casa – per la liberazione del paese. Uno sconosciuto ragazzo di 19 anni, ucciso proprio a pochi passi dall’ingresso della sua casa, del suo podere. E a ricordare questo emozionante momento, con Beatrice, c’era una delegazione di discendenti di quei lontani soldati Nisei liberatori, provenienti da Los Angeles. Familiari che sono giunti nel fivizzanese per celebrare una volta di più l’omaggio reso da una giovane sposa nel ricordo immutato di chi, dalla lontana America, era venuto fin qui ad immolarsi per ridare libertà e dignità al nostro Paese, martoriato dalla guerra.

Era stato colpito a morte a poche ore dalla liberazione del paese Stanley Hayami, 19 anni, soldato americano de Combact Team dei Nisei, reparto dell’esercito americano di origine asiatica. Sabato si è svolta una solenne commemorazione in ricordo di quei giorni. Il 23 aprile del 1945, nell’assalto finale alle forze nazifasciste asserragliate nel borgo di San Terenzo Monti, scelto dal Comando germanico come ultimo sbarramento alle forze angloamericane, Hayami in un gesto estremo d’altruismo aveva lasciato il riparo da cui era protetto portandosi dall’altro lato della strada in soccorso di un ferito da una granata. Pochi metri di distanza, sufficienti però a un cecchino nel ’Castello’, la parte alta del paese, di colpirlo a morte con un fucile di precisione. Era stato un combattimento terribile quello per liberare il borgo di San Terenzo Monti: dopo due giorni di bombardamenti sul paese, i Nisei erano andati all’assalto combattendo casa per casa per snidarvi tedeschi e soldati della RSI che vi si erano asserragliati.

"Vie e piazze erano pieni di cadaveri – raccontano gli anziani testimoni – Una cosa orribile". Anche i Nisei avevano lasciato sul campo di battaglia il loro tributo di sangue. Con Stanley Hayami avevano infatti perso la vita: Taira Seitoku, Hiyama Yenchi, Ishida Minoru, Tanimoto Yukio e Gordon Takasaki. Nomi che non sono stati e non verranno dimenticati. E che ieri sono stati più vivi che mai.

Roberto Oligeri