Un servizio ad “alto impatto“ contro la criminalità diffusa e il degrado urbano – sono stati inoltre controllati tre centri di accoglienza straordinaria per migranti – è stato portato avanti nei giorni scorsi ad Aulla, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio. A predisporlo è stato il prefetto, in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il questore di Massa Carrara, Santi Allegra, lo ha poi attuato con apposita ordinanza.
In attuazione delle direttive ministeriali, vengono sistematicamente disposti piani di controllo del territorio che – attraverso l’emanazione diretta delle ordinanze da parte appunto del questore – sono messi in essere con la collaborazione di tutte le forze di polizia presenti. Nel caso specifico, l’attività coordinata dalla Polizia di Stato e finalizzata al contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa, degrado urbano, tossicodipendenza e immigrazione clandestina, ha visto la partecipazione del Reparto prevenzione crimine “Toscana”, dell’Arma dei carabinieri, della Finanza e della municipale di Aulla.
Il servizio ad “alto impatto” ha portato all’identificazione di 83 soggetti, il controllo di 21 veicoli nonchè il controllo e l’accertamento di una violazione amministrativa da parte di un esercizio commerciale, poichè è stata riscontrata la mancata esposizione delle tabelle alcolemiche e la mancata messa a disposizione del precursore, come previsto dalla normativa vigente. L’attività ha inoltre compreso il controllo di ben 3 CAS (Centri di accoglienza straordinaria per migranti richiedenti protezione internazionale). I servizi straordinari, volti a incrementare l’attività di prevenzione dei fenomeni legati alla criminalità, sono anche uno strumento al servizio del cittadino che ne rafforza la percezione di maggior sicurezza grazie alla presenza delle forze dell’ordine a garanzia della loro tutela.
Inoltre, sono stati denunciati nei giorni scorsi dalla polizia di Padova quattro stranieri sorpresi con la droga e proventi dell’attività di spaccio. Circolavano a bordo di un’auto rubata la notte precedente. Uno di loro, che era già noto ai poliziotti poiché era stato sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Padova, a febbraio scorso era stato arrestato con due italiani dagli agenti della polizia stradale di Pontremoli, sorpreso a trasportare quasi un chilo di cocaina (in quella circostanza venne trovata e sequestrata anche una pistola e un caricatore con otto proiettili).