Maxi operazione anti droga. Nei guai anche un massese genero di un boss ’pentito’

L’indagine condotta dalla Dda di Genova ha portato all’arresto di 16 persone

Maxi operazione anti droga. Nei guai anche un massese genero di un boss ’pentito’

L’indagine condotta dalla Dda di Genova ha portato all’arresto di 16 persone

Maxi operazione della Dda di Genova contro il traffico internazionale di droga. Sedici gli arresti e numerosi indagati. La vasta operazione ha riguardato anche la nostra città, dove risiede il genero, Giuseppe, del più noto degli arrestati, Domenico Milella, 44enne, barese, collaboratore di giustizia dal 2020. Milella è stato a lungo braccio destro del boss Eugenio Palermiti e ha iniziato il suo percorso di collaborazione oltre 4 anni fa, dopo l’arresto per un omicidio per mafia per il quale è stato recentemente condannato - in Appello - a otto anni di reclusione. Da allora, viveva con la famiglia in una località protetta a La Spezia. Le testimonianze di Milella hanno aiutato gli inquirenti baresi in un gran numero di indagini sulla criminalità organizzata, l’ultima delle quali ha rivelato i presunti legami tra mafia, politica e imprenditoria a Bari. Nell’ambito di quell’inchiesta è stato arrestato (ed è in carcere dal 26 febbraio) l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri.

Le indagini della Dda genovese (agli indagati sono contestati a vario titolo i reati di traffico internazionale droga, spaccio, rapina, ricettazione e violazione delle norme in materia di armi) hanno consentito di individuare un gruppo di collaboratori di giustizia pugliesi, ma residenti in Liguria, dedito allo spaccio. Milella infatti avrebbe continuato a gestire lo spaccio di rilevanti quantità di droga nelle sue località protette, prima Genova e poi La Spezia. E con lui avrebbero agito altri collaboratori di giustizia pugliesi e il genero Giuseppe, residente a Massa. In particolare, secondo il gip che ne ha disposto il carcere, Milella avrebbe "tirato le fila del gruppo, reclutando persone a lui note anche perché provenienti dal medesimo circuito criminale". E il cambio di domicilio protetto, "lungi dal comportare una interruzione dell’attività criminosa – rileva il gip – ha consentito lo sviluppo dell’attività illecita in una nuova piazza di spaccio contigua al luogo di residenza del genero". Milella e il genero residente a Massa, come rilevato dagli inquirenti, sarebbero coinvolti anche nella tentata rapina a un corriere della droga che avrebbe dovuto consegnare sei chili di cocaina avvenuta Il 17 dicembre 2022 nel parcheggio sotterraneo di un supermercato di Genova.