Maxi raccolta firme dei paesani: "Strada chiusa, noi tutti isolati"

I residenti sono preoccupati per lo stop alla provinciale per Pieve di Bagnone: "Pericoli in caso di emergenza"

Maxi raccolta firme dei paesani: "Strada chiusa, noi tutti isolati"

I residenti hanno trovato la strada sbarrata, l’obiettivo è quello della messa in sicurezza ma c’è chi è preoccupato per i tempi e la viabilità alternativa

Una raccolta di firme per riaprire la provinciale che porta a Pieve di Bagnone. La stanno portando avanti gli abitanti di alcune frazioni montane, preoccupati per la chiusura della strada, poco sopra il castello. Da tempo infatti quella strada provinciale era interessata da un avvallamento, c’era un cartello di segnalazione, ma molte persone transitavano ugualmente. Da poco più di una settimana però la provincia ha deciso di chiudere la strada, in attesa di portare avanti i lavori di messa in sicurezza. Con buona pace dei residenti di alcuni piccoli paesi come Pieve, Darbia, Groppo, Vespeno, che hanno dato il via a una raccolta di firme, ancora aperta. Non sono isolati, ma la strada alternativa che devono percorrere, passando da Castiglione del Terziere, è più lunga.

Gli abitanti sono preoccupati, non sanno quando cominceranno i lavori e quanto dureranno, chiedono notizie certe e sperano di poter avere di nuovo la solita viabilità. Per ora si sono mossi, portando avanti una raccolta che conta già 200 firme. Le porteranno in Provincia e non si arrenderanno finché non avranno risposte.

"La strada è chiusa da più di una settimana - dicono i residenti - alcuni giorni fa la guardia medica, chiamata da un residente di Groppo che stava male, ha sbagliato strada più volte. Anche la segnaletica di chiusura del traffico va rivista, non si può scrivere in piccolo su un cartello poco visibile. Le strade alternative inoltre non sono curate e pulite. Noi siamo molto preoccupati, non sappiamo se la Provincia ha la disponibilità economica per intervenire e mettere in sicurezza la strada. E’ un danno anche per le attività economiche di Bagnone, che vedranno meno persone scendere dai paesi. Senza dimenticare la sicurezza nel caso di emergenza, difficile potrebbe essere l’intervento del 118. Si avvicinano i mesi invernali, nei paesi ci sono tante persone anziane, saranno in difficoltà. Noi chiediamo risposte".

Monica Leoncini