FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Mazzi si prende l’area ex Gesco In arrivo maxi centro commerciale

Il comparto acquistato all’asta dalla cordata capitanata dal patron della Furrer: in pole Decathlon e Leroy Merlin

di Francesco Scolaro

La rinascita dell’area Gesco passa attraverso un progetto di riqualificazione dell’intero comparto che potrebbe portare a Massa anche una grande catena di vendita. Si parla di Decathlon (sarebbe un ritorno di fiamma, visto che l’ipotesi era già stata avanzata nel 2011) o di Leroy Merlin. O magari entrambi perché le superfici dell’ex Gesco permettono investimenti importanti dato che stiamo parlando di circa 35.760 metri quadrati di superficie utile lorda (su un complessivo fondiario di 92.426 metri quadrati) nell’ex comparto Olivetti-Synthesis fra via Catagnina, via Oliveti, via Acquale e via Tinelli. Insomma, nell’ambito di una visione complessiva di recupero c’è spazio per tutto, in stile centro commerciale come si vedono in tante zone del nord Italia.

La trattativa è solo in una fase iniziale, come conferma l’assessore ai lavori pubblici Marco Guidi: "Si parla di un progetto di recupero e riqualificazione dell’area, importante – dice, senza sbilanciarsi su nomi e investimenti – Potrebbero essere quelli o anche altri". Trattativa che è appena iniziata anche perché l’area Gesco, dopo tanti anni di abbandono, è stata finalmente venduta all’asta solamente alla fine dell’anno scorso. Ad acquistarla una cordata carrarese formata da Gino Mazzi (patron del colosso del marmo Furrer) e Paolo Maiello. Un investimento importante, da 5 milioni e mezzo di euro (circa la metà rispetto al valore di perizia di 11 milioni), per un’area però estremamente appetibile, vicino al centro e alla zona industriale, lungo l’asse di via Carducci destinato a diventare in futuro la Variante Aurelia di Massa. Si è quindi iniziato a lavorare sul futuro dell’ex Gesco soltanto nei giorni scorsi ma è chiaro che intanto è stato aperto un dialogo con l’amministrazione per capire come poter disegnare un progetto di investimento per l’area.

Di mezzo, d’altronde, ci sono gli strumenti urbanistici divenuti operativi soltanto a novembre del 2019 che per l’ex Gesco stabiliscono dei vincoli di intervento: sui 35.760 metri quadrati di Sul è infatti previsto soltanto il recupero con destinazione artigianale e industriale. E’ chiaro che per poter portare un’attività commerciale, peraltro di grandi dimensioni come Decathlon o Leroy Merlin, servirebbe una variante al Regolamento urbanistico. Non solo. All’interno dell’ambito di recupero è prevista anche la cessione di oltre 9mila metri quadrati da destinare ad aree verdi e parcheggi (non inferiore al 10% della superficie fondiaria). Insomma, una variante sarà essenziale per poter proseguire qualsiasi trattativa o progetto di riqualificazione. Tornando ai nomi, non sembra assurdo supporre che ci sia un netto vantaggio di Leroy Merlin. Non bisogna dimenticare che la catena francese di bricolage nel dicembre del 2018 aveva previsto un piano di sviluppo strategico da 120 milioni di euro di investimenti nel triennio con l’apertura di nuovi negozi, tramite protocollo di intesa approvato dalla Regione per un totale di 700 assunzioni. Una delle aperture previste era proprio a Massa (tra 5mila e 8mila metri quadrati).