REDAZIONE MASSA CARRARA

Medici senza frontiere contro il provvedimento di fermo, ricorso al Tribunale di Massa

La nave Geo Barents colpita da un decreto di fermo che l’ong critica come “ingiusto e ipocrita”

Massa, 22 marzo 2024 – Dopo l’ordine di fermo amministrativo ricevuto nella giornata di giovedì dalla Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, l’ong ha presentato ricorso al tribunale civile di Massa contro quella che Msf definisce “una ingiusta decisione”.

Juan Matias Gil, capomissione delle attività di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, commenta:  “Questo fermo amministrativo è l'ultimo esempio dell'ipocrisia dell'Unione Europea e dei suoi Stati membri, che stanno facendo di tutto per punire coloro che sono coinvolti nelle attività di ricerca e soccorso, mentre sono essi stessi complici dei violenti respingimenti di migliaia di persone in Libia ogni anno. Più volte le autorità italiane ci hanno chiesto di coordinare i soccorsi con la guardia costiera libica, pur sapendo bene che la Libia non è un luogo sicuro e che riportare in Libia le persone in difficoltà in mare è un reato. Negli ultimi anni, le organizzazioni non governative sono state attaccate e criminalizzate dai governi europei, compresa l'Italia. Questo comportamento è una cinica tattica politica per impedire a tutti i costi l'arrivo di persone sulle coste europee. Geo Barents ha sempre operato nel rispetto del diritto marittimo internazionale. Abbiamo fatto ricorso al Tribunale di Massa contro questo fermo ingiusto e che non fa altro che mettere a rischio ulteriori vite in mare. Ancora una volta, sono le persone che tentano di fuggire dalla Libia a pagare il prezzo più alto mentre all'ennesima nave di ricerca e soccorso viene impedito di salvare vite in mare”.