ANASTASIA BIANCARDI
Cronaca

Mense a km0, progetto virtuoso. L’Unione dei Comuni a Roma

Esposto il percorso per la refezione scolastica al Summit promosso da Foodinsider.it

Matteo Mastrini al Summit di Foodinsider.it per presentare il progetto delle mense a km zero

Matteo Mastrini al Summit di Foodinsider.it per presentare il progetto delle mense a km zero

Presentato a Palazzo Valentini a Roma dall’Unione dei Comuni il progetto di Mense a Km 0. L’occasione è stata il terzo Summit della Mensa Scolastica, evento promosso da Foodinsider.it con il patrocinio di Città Metropolitana Roma Capitale, che ha premiato alcune realtà italiane virtuose, che servono già sulle tavole delle proprie mense scolastiche menu salutari e a km0. E lì sono stati fatti conoscere tre nuovi percorsi, compreso quello lunigianese, che ha ottenuto così risonanza a livello nazionale grazie alla collaborazione con l’Università di Sant’Anna e con la stessa Foodinsider, associazione di promozione sociale che nasce come osservatorio sulle mense scolastiche che monitora lo stato del servizio di ristorazione scolastica per identificare modelli virtuosi e best practice.

Nell’occasione l’Unione dei Comuni ha esposto la propria volontà di arrivare a servire prodotti di buona qualità nelle mense scolastiche dei comuni che la compongono, attivare un’economia circolare per dare beneficio delle aziende del territorio, recuperare anche terreni incolti e avere anche un territorio più curato. Non solo piatti di alta qualità per gli studenti ma un programma con benefici a più livelli. Sarà possibile anche al Distretto Rurale, che ha la funzione di fare da collante tra tutti i soggetti inseriti nel tessuto produttivo della Lunigiana, in modo da collaborare per restituire alla comunità qualcosa di sostenibile e, soprattutto, un’opportunità per tutto il territorio.

"L’incontro di Roma – spiega Matteo Mastrini, delegato alla Green Community di Ucml - ci ha fornito ulteriori strumenti per costruire le nostre mense a km 0: anzitutto è stato riconosciuto l’impegno della Lunigiana a valorizzare il rapporto fra mense e territorio. Poi abbiamo condiviso la necessità di offrire ai ragazzi cibo di qualità superando il concetto di quantità e di economicità. I prossimi passi saranno per dare slancio e sostenere l’economia locale inserendo nuovi produttori, far crescere domanda e offerta ovvero chiedere più materia prima incentivando la produzione. E infine, ma in contemporanea, tutelare le produzioni tipiche locali a rischio estinzione. Sono convinto che educazione alimentare e tutela delle tradizioni possano aiutare l’agricoltura lunigianese e le produzioni."

"Il nostro obiettivo principale è duplice – ribadisce il presidente Ucml Gianluigi Giannetti –. Da un lato, garantire ai nostri studenti pasti nutrienti e genuini, dall’altro, sostenere l’economia locale, creando una rete virtuosa tra agricoltori, produttori e istituzioni scolastiche. Crediamo fermamente che educare le nuove generazioni al consumo consapevole e alla conoscenza delle tradizioni culinarie locali sia fondamentale per preservare la nostra cultura e promuovere uno sviluppo sostenibile". Il progetto prevede anche un percorso di educazione alimentare che coinvolgerà scuole e famiglie.