
I vetri fatti saltare nell’ex mercato coperto di Avenza da decenni ormai nel degrado
Carrara, 25 marzo 2025 – L’occupazione abusiva dell’ex mercato coperto di Avenza sembrava un capitolo chiuso. E invece in questi giorni qualcuno è di nuovo entrato. A neppure un mese dall’operazione con cui l’amministrazione comunale ha sigillato tutte le entrate della struttura abbandonata, in questi giorni qualcuno ha rotto i vetri del piano terra per una nuova occupazione abusiva. Un’altra entrata è stata creata nella zona retrostante, eliminando una parte di pannello vetrato. Questo alloggio di fortuna viene usato dai numerosi stranieri come bivacco e dormitorio di fortuna. Ad accorgersi che qualcuno ha rotto le vetrate e si è di nuovo insediato all’interno dell’ex mercato coperto sono stati i commercianti e residenti della zona. Dopo che l’amministrazione aveva sigillato le entrate l’assessore Elena Guadagni e la vicesindaca Roberta Crudeli pensavano di aver chiuso la partita, ma al contrario i residenti abusivi dopo aver cercato di sfondare i locali a piano terra della ex palazzina Cat di via Giovn Pietro, hanno deciso di riprendersi lo stabile dell’ex mercato coperto. Una nuova occupazione che non è piaciuta a commercianti e residenti, che come l’amministrazione, pensavano che una fiamma ossidrica e qualche saldatura potessero rendere lo stabile inespugnabile.
Dal momento che si tratta di una struttura fatiscente è bastato far saltare due mattonelle di vetro per riportare il nastro all’inizio. Il tutto tra la disapprovazione di chi vive nelle vicinanze. Si teme che questa nuova occupazione riporti mal frequentazione, spaccio di droga, degrado e bottiglie di birra sparse ovunque. Inizialmente gli occupanti abusivi per non destare sospetti avevano tagliato i lucchetti messi dalla polizia municipale sostituendoli con altri di cui avevano le chiavi, una circostanza appurata dagli stessi vigili urbani. Stavolta invece per entrare ed uscire stanno usando il pertugio creato nella vetrata a piano terra. Una struttura pericolosa e pericolante che resta una ferita aperta nel cuore di Avenza, e per cui i cittadini chiedono da anni una soluzione definitiva, che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, arrivare con il progetto legato all’articolo 21 del marmo, al momento in stand by dopo che la ditta che aveva presentato il progetto di recupero ha fatto causa al Comune per le modalità di esecuzione.