Tira aria di crisi nel mercato del lavoro dell’area nord della Toscana: un ‘arretramento’ che si fa sentire anche a Massa-Carrara dove la flessione nella domanda di lavoro rispetto all’anno precedente sfiora quasi il 20%, pari a circa 190 unità in meno. E’ quanto emerge dai dati rilevati per il periodo novembre 2024 su un campione di oltre 2.600 imprese con dipendenti delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa dal Sistema informativo Excelsior, indagine realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche - ISR. Un insieme di fattori, negativi, che danno un risultato in peggioramento rispetto al trend dell’anno precedente: incide anche la difficoltà di reperimento del personale ‘desiderato’, ormai a quota 58%, con meccanici, montatori e riparatori che risultano quasi impossibili da trovare (difficoltà di reperimento del 90%).
Tornando invece alla domanda di lavoro delle imprese di Massa-Carrara, sono previste 930 entrate previste a novembre, per una diminuzione del 17%, corrispondente a circa 190 unità in meno rispetto a novembre 2023. Si osserva un calo sia nel settore industriale, che segna un -19% (-100 unità), sia nei servizi, con una diminuzione del 14% (-80 unità). Le imprese apuane prevedono difficoltà nel reperimento dei profili desiderati nel 58% dei casi: un valore in linea con quanto registrato a novembre 2023. Tra i motivi indicati dalle imprese per le difficoltà di assunzione, il più rilevante è la mancanza di candidati (38%), seguito dalla preparazione inadeguata degli stessi (17%), valori identici a quelli dell’anno precedente. Tra i gruppi professionali, a novembre si riscontrano le difficoltà di reperimento più consistenti tra gli operai specializzati. Secondo le imprese apuane, i meccanici, montatori e riparatori cercati sono praticamente impossibili da trovare (90%). La situazione risulta leggermente migliore per gli operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni (75%) e per gli operai specializzati addetti alle costruzioni (65%).
Uno spunto positivo: le imprese apuane riservano ai giovani con meno di 30 anni una quota pari al 33% delle assunzioni, un valore in aumento di due punti rispetto all’anno precedente. Resta stabile, infine, il dato sui contratti stabili, uno su quattro: il 20% con contratti a tempo indeterminato e il 5% di apprendistato. Nei contratti a termine, previsti per il 75% delle entrate, prevale il tempo determinato con il 61%, seguito dalla somministrazione con il 7% e dagli altri contratti con il restante 7%.
"I dati di novembre confermano un quadro complesso per il mercato del lavoro - sottolinea Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest -. Il calo della domanda di lavoro, unito a un persistente mismatch tra le esigenze delle imprese e l’offerta di competenze, rende urgente dotare il territorio di strumenti per ridurre questo divario, puntando in particolare sui giovani. Per questo motivo, promuoviamo percorsi formativi mirati, come i Pcto tematici nei settori strategici della meccatronica, del turismo, della moda e dell’agroalimentare".