ROBERTO OLIGERI
Cronaca

Messa in ricordo dei caduti alpini

La celebrazione si è tenuta sulla montagna La Nuda ed è stata officiata da monsignor Antonio Vigo

di Roberto Oligeri

Una santa messa solenne, a 1720 metri d’altezza su La Nuda, la montagna che separa la Toscana dall’Emilia sullo spartiacque appenninico del Valico del Cerreto, quella officiata sabato scorso alle ore 11 dal cappellano militare monsignor Antonio Vigo, ispettore per la marina militare e vicario episcopale per le Forze Armate del sud Italia e isole. Una funzione religiosa in ricordo del caduti alpini, organizzata dalla sezione Alpi Apuane e dalla sezione di Reggio Emilia. Sono stati ricordati durante l’omelia da monsignor Vigo i seguenti alpini deceduti, “andati avanti”, come si dice nel gergo delle Penne Nere: per la sezione di Fivizzano: Silvano Grandetti, Paolo Tonelli, Paolo Grassi e tutti i caduti alpini a causa del Covid; per la sezione di Reggio Emilia: Generale Rapaggi, presidente Schenetti e presidente Gino Morani; per la sezione Alpini di Francia: Remigio Ficca ultimo reduce di Russia, Palmieri Francesco, Giovanni Matteolo, Armando Dellizotti. Sull’altare, era deposto un mazzolino di “stelutis”, le stelle alpine e la “Preghiera dell’alpino” recitata da Piergiorgio Belloni a cui hanno fatto seguito le note del “Silenzio” eseguite con la tromba da Gabriele Morini hanno accompagnato la commozione dei presenti. "In mezzo a tanta magnificenza della natura, accolti dalla pace di queste vette e così vicini all’Onnipotente, auspico -- che la Nuda, questa splendida montagna che unisce la Toscana all’Emilia possa diventare la “nuova Chiesa” degli Alpini”- ha esordito monsignor Vigo nell’omelia Al termine della S. Messa, sulla strada del ritorno, un’anziana “Penna Nera” è improvvisamente stata colta da malore accasciandosi al suolo: attimi di paura e smarrimento in quel luogo così alto ed isolato, ma la giovane dottoressa Francesca Peranzoni di Massa è intervenuta prestando le prime cure all’anziano alpino che è stato poi soccorso, a valle, dall’ambulanza. Alla dottoressa è stata consegnata la tessera di “Amico degli Alpini”.