
Da sinistra Bartolini e Fambrini (vicesindaco di Carrara)
Massa, 7 ottobre 2016 - FUGGONO da Paesi dove non avrebbero un futuro, scappano alla ricerca della speranza di un domani migliore per loro e per le famiglie rimaste nell’inferno, che ora proteggono da lontano: in burocratese sono «richiedenti asilo e rifugiati». Quindici sono stati accolti e saranno seguiti da una equipe specialistica. I rifugiati, maschi adulti di diverse età, nel gruppo anche un cinquantenne, vivranno in strutture adeguate: due in centro città a Massa e due in centro a Carrara.
QUANTI? Al massimo venti. Il progetto di inclusione, che proseguirà fino al dicembre del 2017, è stato affidato all’Arci Toscana, gestore e prevede una serie di iniziative e servizi: mediazione linguistico-culturale, orientamento e accesso ai servizi del territorio, formazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, abitativo, sociale, tutela legale e tutela psico-sociosanitaria. Il comune di Massa è capofila e Carrara soggetto partner, in alto nelle catena delle competenze c’è il Ministero degli Interni che eroga i finanziamenti per accogliere sia persone già titolari di protezione che richiedenti asili selezionati dal servizio centrale del ministero o segnalati dagli enti locali. Il progetto è una chance in più per i Comuni, perché consente di inserire nella rete di accoglienza Sprar soggetti che , una volta ricevuto il permesso di soggiorno, ricadrebbero sui servizi sociali nel caso in cui non potessero provvedere a se stessi.
INOLTRE questo progetto non si basa sul mero assistenzialismo, ma sul valore dell’inclusione che caratterizza una qualità di accoglienza e di inserimento concreto. Ieri il progetto è stato presentato in Comune dall’assessore Alessandro Balloni, dal vicesindaco di Carrara Fiorella Fambrini alla presenza di Matteo Bartolini e Patrizia Pellini dell’Arci. L’assessore Balloni ha spiegato. «Siamo davanti ad una scommessa. Ma non possiamo tapparci le orecchie e gli occhi sugli stranieri e fare finta che il mondo finisca a due chilometri. Qui la politica resta fuori». Soddisfazione da parte anche del vicesindaco di Carrara che ha sottolineato la serietà e la valenza del progetto. Il domani per questo gruppo di stranieri è già iniziato.