REDAZIONE MASSA CARRARA

’Miracolo’ all’Opa. Salvati due neonati con una rarissima cardiopatia congenita

Doppio complesso intervento dopo i parti naturali avvenuti lo stesso giorno. I piccoli, una massese e un pratese, sono guariti e si trovano già a casa.

’Miracolo’ all’Opa. Salvati due neonati con una rarissima cardiopatia congenita

Due bambini nati lo stesso giorno all’Ospedale del Cuore di Monasterio a Massa. Tutti e due con la stessa cardiopatia congenita rarissima e difficile da diagnosticare. Il dottor Vitali Pak, direttore della Cardiochirurgia pediatrica, li ha operati a distanza di poche ore salvandoli entrambi. È una storia di incontri quella di due piccoli toscani venuti al mondo lo stesso giorno nell’area Nascita dell’Opa. Un’area gestita congiuntamente da Monasterio e Asl Toscana nord ovest, dedicata alle mamme cardiopatiche e a quelle che aspettano un bambino a cui cardiologi e ginecologi hanno diagnosticato una cardiopatia durante la gestazione. E’ proprio il team dell’Opa che accerta in entrambi i piccoli, quando sono ancora nel pancione, una trasposizione dei grandi vasi: le arterie più importanti del corpo umano, l’aorta e l’arteria polmonare, hanno un’origine inversa, che impedisce la corretta ossigenazione del sangue. Entrambi i bambini dovranno essere operati pochi giorni dopo la nascita per ripristinare il corretto flusso sanguigno.

I genitori scelgono, quindi, l’Ospedale del Cuore dove, nella stessa struttura, è possibile sia far nascere i bimbi cardiopatici in piena sicurezza sia operarli, anche immediatamente dopo la nascita, senza sottoporli ai rischi di un trasferimento da altre strutture. All’area nascita dell’Opa, infatti, i bambini con cardiopatie arrivano nel modo più sicuro: il pancione della mamma. E’ il cosiddetto ’trasferimento in utero’. I piccoli trovano ad accoglierli una equipe pediatrica composta da ginecologi, neonatologi, cardiologi, cardiochirurghi, cardioanestesisti e infermieri specializzati. Competenze di alto livello, strumenti di avanzata tecnologia e un team dedicato. Tutto in un’unica struttura ospedaliera: dalla diagnosi prenatale all’intervento.

Così nello stesso giorno, a distanza di poche ore, all’Opa sono nati, con parto naturale, un bambino di genitori pratesi e una bambina, di genitori massesi, con un’identica rarissima cardiopatia, così grave da compromettere la sopravvivenza. Alla nascita la diagnosi di trasposizione dei grandi vasi è confermata, aggravata da un decorso inverso delle arterie coronariche, che rende ancor più rara la patologia e, di conseguenza, più complesso l’intervento chirurgico. I piccoli sono stati affidati per alcuni giorni al personale della Terapia intensiva per stabilizzare le condizioni cliniche e consentire loro di affrontare l’intervento. Le due operazioni, molto complesse, sono durate alcune ore: non c’è solo da correggere la trasposizione dei grandi vasi, ma anche da ’spostare’ coronarie di un solo millimetro di diametro per ridisegnare il percorso corretto del flusso sanguigno. Dopo l’intervento, i bambini sono stati nuovamente affidati alla Terapia intensiva neonatale. Hanno reagito al meglio e il loro recupero è proseguito in perfetta sincronia, fino al trasferimento nella stessa camera della degenza pediatrica e alle dimissioni. Lo stesso identico giorno.

I due interventi, nonostante la complessità e le dimensioni ridotte delle coronarie, sono riusciti perfettamente e sono risolutivi. Ora potranno condurre una vita normale tra giochi, corse e risate. Non avranno più bisogno del dottor Pak e del team dell’Opa. L’Ospedale rimarrà, per i loro genitori, solo un ricordo di un’esperienza forte, ma a lieto fine.

"Gli interventi – ha spiegato il dottor Pak – sono stati molto impegnativi, soprattutto per le dimensioni ridotte delle arterie, ma l’esito è stato positivo. Un risultato raggiunto grazie a uno straordinario lavoro di equipe di medici e infermieri pediatrici, dentro e fuori la sala operatoria".

"E’ stata durissima – hanno confidato le mamme prima della dimissione – ma l’ottimismo non ci ha mai abbandonato perché mai ci ha abbandonato la fiducia in tutto il personale dell’Ospedale del Cuore e nel dottor Pak. Siamo state seguite e accompagnate dalla gravidanza al parto, fino all’intervento sui bambini. Ci siamo sentite protette e fin da subito abbiamo capito che i nostri piccoli erano nel miglior posto possibile. Grazie davvero a tutti i professionisti, per quello che hanno fatto".