Morì cadendo dal balcone. Non fu abbandono di incapace. Depistaggio: due condanne

Finirono sotto processo quelli che all’epoca erano i legali rappresentanti. Le pene: 1 e 4 anni. La donna perse la vita nel novembre del 2016 nella Rsa Villaverde a Comano. .

Morì cadendo dal balcone. Non fu abbandono di incapace. Depistaggio: due condanne

Morì cadendo dal balcone. Non fu abbandono di incapace. Depistaggio: due condanne

Sono stati assolti tutti dalle accuse principali, i tre imputati nel processo in Corte d’Assiste che ha visto Arianna Maggiani, ex amministratrice della società La Quercia, cooperativa sociale che operava all’interno della struttura, Luigi Bertocchi, ex legale rappresentante della società e Gabriella Romiti, ex legale rappresentante della Villaverde sotto processo per la morte di una paziente.

Nello specifico Maggiani è stato assolto per omicidio volontario, abbandono di incapaci aggravato da evento morte e lesioni. Romiti e Bertocchi da abbandono di incapace aggravato da evento morte e lesioni.

Sono stati condannati invece per il restante capo di imputazione, Bertocchi e Maggiani, per depistaggio ovvero aver spostato il cadavere. Il primo a due anni con la sospensione e Maggiani a 4. La decisione è arrivata dal giudice del tribunale di Massa, Ermanno De Mattia, assieme al giudice togato Fabrizio Garofalo, al termine di una serie di udienze iniziate dopo la morte della donna che si sarebbe suicidata lanciandosi dalla finestra della struttura Rsa del Lago di Comano, la notte tra l’8 e il 9 novembre del 2016. Un episodio che fece scattare gli arresti di due operatori, costretti ai domiciliari, e indagate tre persone. L’indagine venne condotta dai carabinieri del Nas di Livorno assieme alla Compagnia di Pontremoli, coordinati dal pubblico ministero del tribunale di Massa Alessia Iacopini. Nell’udienza precedente alla sentenza erano stati ascoltati circa 15 testimoni, tra cui anche una dipendente regionale, la quale era stata chiamata a testimoniare sulla capienza della struttura.