Massa, 10 dicembre 2018 - Se n'è andata l’ultima abitante di Braia, frazione di Pontremoli, vicino al passo del Brattello ai confini con l’Emilia. Si chiamava Teresa Pini e aveva 85 anni. L’anziana si è spenta all’Istituto Cabrini dove aveva trascorso gli ultimi tempi per cause di salute, ma per oltre 20 anni è stata l’unica custode del paese, abitato d’estate col ritorno degli emigrati e saltuariamente da chi ha ancora la casa degli avi.
A darne notizia il fratello Lorenzo con la moglie Angela e i nipoti Lisa e Luciano che stanno a Londra dove l’anziana ha abitato anni prima di tornare a Braia per aiutare i genitori anziani. Teresa era il simbolo di quell’antico agglomerato di case di pietra, tutte restaurate dalle famiglie che hanno trovato lavoro nel Regno Unito.
Persone che dalla seconda metà dell’Ottocento partirono per cercare lavoro verso diverse parti del mondo: sui bastimenti, a dorso d’asino o più spesso a piedi. Da quella fucina umana sono usciti imprenditori che hanno contribuito, nel secondo dopoguerra a costruire la zona moderna di Pontremoli.
Dopo aver salutato le case di pietra sapendo magari suonare solo un organetto e masticando slang i nativi in uscita da Braia hanno combattuto e spesso vinto grazie alla tempra forgiata nell’assoluta povertà e con l’energia dei sogni. Teresa era di questa schiera.
«Ha abitato a Braia senza telefono e solo in compagnia di un cane - ricorda Armando Pini -. Insieme hanno sorvegliato le antiche mura nel silenzio e nel segno della memoria. A farla scendere a Pontremoli per una malattia fu Enrico Ferri: l’andò a prendere in auto. Ma ogni tanto vi tornava». Parenti e amici hanno partecipato al rosario recitato ieri sera nella cappella del Cabrini. I funerali si celebrano oggi alle 14.30 e poi il feretro andrà al cimitero di Braia.