Montignoso (Massa Carrara), 19 aprile 2022 - "Adesso non ha più senso niente. Riccardo dove sei?". Lo strazio della madre riecheggia nell’aria, squarciando l’atmosfera tranquilla di Pasquetta. Pochi metri più in là c’è il corpo esanime di Riccardo Vietina. Non le potrà più rispondere. La sua allegria, le passioni per i ’sassetti’, il dolce sorriso con il quale arricchiva la vita di tutti: completamente spazzati via. Il dolore è sceso ieri pomeriggio su Montignoso come un drappo cupo e nero. Una drammatica perdita che ha sconvolto la comunità tutta, rimasta completamente scioccata dall’accaduto, che adesso è in cerca di risposte.
Chiarezza, perché sulle cause del decesso del 56enne disabile ospite di una struttura di Montignoso c’è ancora molto da approfondire. L’uomo è stato trovato con il volto graffiato nel torrente Versilia, circa 300 metri a sud di villa Schiff. È stato un incidente? Perché era lì da solo? È caduto in un punto e poi la corrente l’ha trasportato per alcuni metri? Ogni pista resta aperta: saranno gli inquirenti adesso a scandagliare ogni indizio utile per fare luce sulla tragedia avvenuta durante l’ora di pranzo.
ùA trovare il corpo del 56enne è stato un passante che stava passeggiando per smaltire i pranzi delle feste. Il cane ha fiutato qualcosa che non andava e l’uomo ha deciso di vederci chiaro, insospettito dal comportamento del fido amico a quattro zampe. Una scioccante scoperta gli si è mostrata davanti agli occhi: un uomo disteso tra l’acqua e le rocce. Immediatamente è partita la chiamata ai militi del 118 che una volta arrivati sul posto hanno potuto soltanto constatare il decesso di Vietina. Alcuni minuti dopo sono accorsi alla Piazza anche polizia e carabinieri, il magistrato di turno Elena Marcheschi che ha disposto l’autopsia sul corpo di Vietina, nonché i vigili del fuoco. Sulla strada è rimasta la madre, distrutta dalla tragica scoperta, sorretta dai presenti e soccorsa dai volontari della Croce rossa.
Le urla disperate della donna hanno accompagnato la dolorosa discesa degli inquirenti verso l’alveo del torrente. Si, era proprio lui, il suo figlio prediletto. Distrutto anche il personale della struttura che l’ha ospitato: "Aveva un permesso proprio oggi – raccontano – per stare con la madre, dopo due anni di lockdown. Che tragedia, siamo tutti disperati, era una persona speciale". Colpito dall’accaduto anche il sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti: "Sono addolorato dalla perdita di una ragazzo davvero buono, dal carattere solare. Mi stringo al dolore della famiglia".