Carrara, 12 luglio 2018 - «Prima la vita poi il lavoro». Ieri non appena la notizia della morte di Luca Savio ha iniziato a circolare per la città cavatori e addetti alla lavorazione hanno deciso di incrociare le braccia in segno di rispetto e solidarietà per la famiglia.
«Quest’iniziativa è stata fatta con il pieno sostegno delle organizzazioni sindacali che sono orgogliose della massima solidarietà che i lavoratori del settore sempre manifestano - dicono Francesco Fulignani della Feneal Uil e Leonardo Quadrella della Fillea Cgil -. Occorre incrementare lo sforzo di tutte le istituzioni e gli organi di controllo al fine di vigilare il territorio. Dove si trovano situazioni non in regola le attività lavorative vanno sospese o chiuse. Perché se i morti sul lavoro sono un emergenza bisogna rispondere con leggi e strumenti di emergenza. Invitiamo tutti a riflettere come è possibile che con tutte queste disgrazie nessuno ha imparato niente e non sia ancora maturata una cultura della sicurezza».
Profondo cordoglio per quanto accaduto è stato espresso anche dall’amministrazione comunale che ha proclamato per oggi il lutto cittadino. «Quello che sta pagando il mondo del marmo in termini di vite umane è un prezzo troppo alto, insostenibile per qualsiasi città che si voglia definire civile – dice il sindaco Francesco De Pasquale -. Per la giornata di domani (oggi, ndr) abbiamo proclamato il lutto cittadino». «E’ l’ennesima tragedia, è un altro morto sul posto di lavoro e nel settore lapideo. E’ necessario capire perché continuano a succedere certe cose e come poter definitivamente intervenire – dice Martina Nardi del Pd - Morire sul posto di lavoro non è più accettabile, la Regione Toscana non deve mollare un centimetro sulle nuove misure di sicurezza e controllo, sia sulle cave che al piano. Oggi non resta che unirci al dolore di una famiglia e riflettere sul futuro del nostro territorio».
«Apprendiamo con sgomento dell'ennesima morte di un lavoratore a Carrara – dice Sandra Badii di Confintesa Toscana -. Noi siamo vicinissimi alla famiglia ed ai colleghi di questo lavoratore e chiediamo al ministro Luigi Di Maio di rivedere le regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso un’implementazione dei controlli da parte degli ispettori del lavoro». «Siamo vicini alla famiglia di Luca Savio e a tutta la comunità di Carrara, che ancora una volta piange una vittima in un settore fondamentale per la sua economia. Anche se l’incidente mortale di questa mattina non è avvenuto in una cava, riguarda comunque il suo indotto. La Regione si è già mossa per migliorare la sicurezza in questo settore, ma non è purtroppo sufficiente ed occorre allargare il raggio di azione ed intervento». I consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, commentano così l’incidente mortale avvenuto in un deposito di marmi a Marina.