
Un grande appassionato di pesca e del mare in genere, Michele Palilla aveva scelto di passare la vita sulle imbarcazioni, tanto da farla diventare un lavoro
Carrara, 9 marzo 2025 – Indagini ancora in corso per capire cosa abbia causato il decesso di Michele Palilla, il 44enne di Carrara trovato morto al largo di Santo Domingo sullo yacht di lusso su cui stava lavorando. Secondo una prima ricostruzione si sarebbe trattato di un malore, molto probabilmente un infarto fulminante, ma sarà solo l’esito dell’autopsia disposto dalle autorità dominicane a fare chiarezza sul decesso. Anche la famiglia sta cercando risposte, che al momento purtroppo non sono ancora arrivate. La tragedia sarebbe avvenuta all’interno della cabina in cui dormiva Palilla, imbarcato sullo yacht come macchinista.
Non si sarebbe presentato al turno di lavoro e i compagni sarebbero andati nel suo alloggio per capire il motivo della sua assenza, trovandolo riverso sul pavimento ormai privo di vita. Michele per gli amici ‘Michelone’ da anni lavorava come macchinista, talvolta anche skipper, a bordo di lussuose imbarcazioni di privati, che conduceva nei mari di mezzo mondo. Il mare era la sua più grande passione, come lo era la pesca. Sulle imbarcazioni aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita girando mezzo mondo, dall’oceano Atlantico al Mar dei Caraibi. Il Mediterraneo l’aveva girato tutto dalla Sardegna alla Sicilia, e poi i viaggi per i clienti in Spagna, in Grecia, in Montenegro. La sua scomparsa ha lasciato tutti senza parole, nessuno poteva pensare che il cuore di questo gigante buono potesse dare segni di cedimento.
La sua scomparsa è stata una doccia fredda per tutti. Michele era molto conosciuto, amato e stimato. Un bravo ragazzo, garbato e gentile. Chi lo conosceva parla di una persona veramente speciale. La famiglia in queste ore sta vivendo ore di passione non avendo ancora ricevuto notizie ufficiali su quanto sia accaduto all’amato Michele, né quando sarà disposta l’autopsia e soprattutto quando le autorità daranno il nulla osta per rimpatriare la salma. Mamma Laura, papà Giuseppe, l’amata figlia, la sorella Claudia e tutti gli amici e conoscenti stanno vivendo un vero e proprio incubo, e per di più dall’altra parte del mondo. Quel mondo che Michele adorava esplorare via mare, e che lo ha condotto fino al mare dei Caraibi. Non a caso si era diplomato in meccanica all’istituto nautico Fiorillo di Marina di Carrara. Intanto in queste ore dopo la notizia della sua scomparsa in molti hanno voluto lasciare un ultimo saluto sulla sua pagina Facebook e stringersi attorno al dolore della sua famiglia.