Una mostra che doveva chiudersi il 22 novembre e che invece a
grande richiesta ha scavallato l’anno nuovo: è quella di Clara Mallegni, attualmente in corso al piano terra della biblioteca Stefano Giampaoli di piazza Mercurio, che è organizzata dal Touring Club guidato dall’attivismo del delagato provinciale Walter Sandri.
La personale, intitolata “L’artista nell’opera”, sarà visitabile fino a domenica 7 gennaio, con apertura dalle 8 alle 19, chiusa il giorno dell’Epifania, ma aperta nell’ultimo festivo al pomeriggio. Si tratta di un’esposizione nella quale Clara Mallegni, ormai riconosciuta a livello nazinale come artista fra le più innovative, ritrae se stessa all’interno dell’opera, con una motivazione che varia ogni volta e che riprende quelli che possiamo considerare “selfie ante litteram” nella pittura lungo i secoli. D’altra parte artisti come Giotto, Michelangelo, Velazquez, Durer e tanti altri appaiono nelle loro opere o in una parte periferica oppure come veri e propri personaggi che hanno qualcosa da dire all’interno del quadro. Non un vaneggiare chissà che, ma una resa più concreta della poetica artisica.
In questa dozzina di opere esposte il percorso è evidente e non ripetitivo. "Tutte – spiega la stessa Mallegni – raccontano storie diverse, da Manzoni agli artisti del Novecento, fino ad arrivare a stare sospesi in bilico sopra un piccolo pianeta blu. Raccontano in pratica il mio percorso artistico e credo piacciano perché ci ho letteralmente messo la faccia". Il successo è stato vivissimo, sia per la curiosità del soggetto sia per l’innovazione per la quale Clara non si tira mai indietro.
"Sono sorpresa – scherza la direttrice – dal numero di visitatori che sono stati alla biblioteca. Credo ormai – sorride – che tutta Massa l’abbia visitata dal momento che è stata prolungata di oltre un mese su richiesta di Susanna Dal Porto, la direttrice della biblioteca". Le sale della Giampaoli diventano così un luogo espositivo ben presente nella testa dei massesi facendo considerare sempre più centrale il ruolo della cultura per tutta la città, un ruolo che eventi come questo possono lanciare in un’ottica anche nazionale. Artisti come la Mallegni, ma tanti altri che operano in città, meritano di potersi esibire nei luoghi più popolari come è appunto la biblioteca da sempre mèta di stidenti e studiosi e capace di attirare gli appassionati della lettura di tutta la città e ora anche dei curiosi dell’arte.
Clara Mallegni – la quale è direttrice artistica del Mug 2 di via Alberica – recentemente ha inoltre ricevuto un premio nazionale in quel di Montecorsaro ed espone presso l’ambasciata di Cuba a Roma il suo percorso artistico che è fatto di tante sorprendenti realizzazioni pittoriche e scultoree.
r. j.