Dopo il giro di vite sulla movida di Marina di Carrara, anche il sindaco di Massa Francesco Persiani stringe la corda sul consumo di alcolici durante le manifestazioni estive. E così ieri ha firmato un’ordinanza che vieta di vendere e consumare alcolici nel perimetro delle manifestazioni di piazza Aranci dalle 20 alle 24. Nello specifico l’ordinanza del sindaco PersianI vieta la vendita per asporto e il consumo itinerante di bevande alcoliche e altre bevande contenute in bottiglie di vetro e lattine, anche se acquistate nei distributori automatici. I trasgressori rischiano una sanzione da 500 a 5mila euro. Il divieto di consumare alcolici riguarda nello specifico la rassegna ‘Palcoscenici Stellati’ e gli eventi estivi di domani, di dopodomani e di venerdì 21 luglio, e quelli del 7, 13, 25 e 26 agosto. Nel frattempo a Carrara c’è chi prende le distanze dalle ordinanze di tutela dell’ordine pubblico firmate dalla sindaca Serena Arrighi, che ha disposto il divieto di consumare alcolici e la chiusura dei locali alle 2 di notte. Il consigliere e segretario delle Lega, Andrea Tosi contesta la giunta Arrighi per il metodo di lavoro che ha portato a firmare le due ordinanze di stretta alla movida. "Inizialmente sembrava che la giunta comunale avesse intenzione di far modificare il regolamento al consiglio comunale – scrive Tosi –. Tuttavia, resasi conto delle difficoltà nei contenuti e delle lungaggini procedurali, complice anche l’esistenza di grandi perplessità da parte di esponenti di spicco della maggioranza, la giunta ha deciso di procedere con le ordinanze sindacali. L’emissione di ordinanze sindacali è una prerogativa legittima della sindaca e della giunta comunale. Tuttavia, il metodo di lavoro non è stato adeguato in termini di condivisione e collaborazione. Il consiglio comunale tutto, maggioranza e minoranza, non deve essere preso in giro, altrimenti si proceda pure con le ordinanze ma senza far finta di coinvolgere le commissioni, o peggio considerando il consiglio comunale come uno spartiacque per responsabilità che non si vuole prendere". "L’unico deterrente è quello di predisporre servizi mirati sia in divisa sia in abiti civili delle forze dell’ordine – scrive Pino Serpi, il portavoce di Europa Futura di Massa Carrara –. Le due ordinanze di Arrighi sembrano un tentativo per non mettere in campo tutti gli strumenti necessari per diminuire i rischi sociali. Non ci sembra che la sindaca percorra questa direzione, adottando delle ordinanze a costo zero e senza destinare risorse economiche alla sicurezza integrata, trattando la questione come un processo restrittivo che non ha mai prodotto risultati soddisfacenti".
CronacaMovida sì, ma sicura Giro di vite sulla notte I divieti di Persiani su alcol e bevande