Mulazzo, il Pd rifiuta il calumet della pace "No a Claudio Novoa, nessun ripensamento"

La sinistra rischia di arrivare divisa alle elezioni comunali. Santi: "Abbiamo lavorato bene ma la maggioranza del partito è con me"

"Sto lavorando all’unità del centro sinistra su tutta la provincia ma sempre nel rispetto delle norme statutarie del nostro partito che riservano autonomia alle realtà locali. A Mulazzo mi sono confrontato con Giorgio Santi: rispetto le sue scelte in quanto è lui il coordinatore comunale del partito democratico". Risponde così Enzo Manenti, segretario provinciale del Pd, interpellato sulla spaccatura del centro sinistra a Mulazzo, dopo che il sindaco uscente Claudio Novoa ha rotto il silenzio confermando che la sua candidatura al terzo mandato è stata chiesta e voluta dalla maggioranza degli amministratori uscenti e dell’elettorato di sinistra. Ma Giorgio Santi, con l’avvallo della segreteria provinciale Pd, si smarca definitivamente dal “suo” sindaco respingendone l’invito all’unità e al ripensamento fatto nella convinzione che non esistessero motivi da giustificare divisioni nella sinistra.

"Quanto detto da Novoa non risulta né al Pd provinciale e locale, né tantomeno a chi ha rappresentato la sinistra a Mulazzo. Chi mi sostiene – dichiara Santi – non è certo l’espressione minoritaria del Partito Democratico ma è maggioritaria del direttivo e degli iscritti, ed ha l’appoggio compatto delle figure provinciali e regionali". Santi ricorda che Novoa è passato in quota Italia Viva nell’ottobre 2019 e quindi apre una questione politica, mettendo in discussione la certezza del sostegno della maggioranza dell’elettorato di sinistra al sindaco uscente. E risponde alle dichiarazioni del capogruppo di minoranza Emanuele Fregosi che non si ricandiderà ma darà il suo sostegno a Novoa. "Sono stupito – commenta Santi – visto che Ferdani ha sempre svolto il suo ruolo astenendosi o votando contro le proposte di maggioranza".

Non raccoglie l’invito al ripensamento neppure il consigliere di maggioranza Silvano Bailini, che conferma il suo appoggio a Santi nonostante il coordinatore provinciale di Sinistra Civica Ecologista, Renato Ferri, abbia dichiarato che il partito appoggerà Novoa. E il coordinatore Ferri ha dettato una linea comune per la Lunigiana: "La questione non è Bailini ma perché il Pd vuole rompere un’alleanza con un’amministrazione che ha lavorato benissimo, come ha riconosciuto anche lo stesso Pd o quantomeno una parte di esso". Ferri conferma le dichiarazioni di Novoa: non esisterebbero motivi di divisione del centro sinistra. "Chi vuol rompere - spiega – nelle riunioni non ha indicato motivi precisi ma ha riconosciuto che abbiamo lavorato bene, tutti".

Lo stesso Santi rivendica il suo contributo nel buon lavoro svolto dall’amministrazione uscente: "I risultati a Mulazzo sono ben visibili – ha detto Santi – ma non sono certo il frutto di un singolo ma del lavoro di un gruppo e dell’appoggio politico che non è mai mancato nei momenti difficili che Mulazzo ha attraversato". Il coordinatore di SCE chiarisce inoltre che anche a Zeri ed Aulla il partito appoggerà le amministrazioni uscenti: Roberto Valettini e Cristian Petacchi. Il principio: "Un’amministrazione che ha ben lavorato deve andare avanti". La Sinistra candiderà Paolo Sordi ad Aulla e Giuseppe Guagni a Mulazzo. A Zeri la lista civica è già al completo, ma SCE assicura il sostegno all’amministrazione uscente anche senza esprimere un candidato.

Michela Carlotti