La cultura a Villafranca? E’ assente. Almeno secondo la minoranza consiliare che punta il dito sulla giunta Bellesi. "Per fortuna – si legge in una nota – ci sono le associazioni culturali di volontariato che si impegnano molto. Non solo non c’è cura, da parte dell’amministrazione, di pensare a eventi culturali per la popolazione, ma c’è la volontà di sigillare le porte del prestigioso Museo etnografico intitolato alla memoria e al lavoro del compianto Germano Cavalli, chiuso al pubblico, ai turisti, agli alunni delle scuole lunigianesi. Il museo racchiude anni di cultura contadina, dalla tessitura, all’aratro, passando alla macinazione del grano e alla lavorazione delle castagne, alla produzione del vino, è ricco di oggetti rurali delle tradizioni lunigianesi amorosamente raccolti dallo storico Cavalli che volle lasciare testimonianza di un passato mutato nel tempo, ma appartenente alla popolazione locale. L’inaugurazione del museo risale al 1977 e visto l’innovativo allestimento museale fu invitato nel 1983 a un grande evento a Parigi, ‘Florence et la Toscana’". Il Museo, lo ricordiamo, è molto suggestivo e grande, è situato in un complesso di edifici storici comprendenti gli antichi mulini della comunità di Villafranca, posti nella porta settentrionale del borgo e a ridosso dell’antico ponte sul torrente Bagnone.
"A oggi quella porta chiusa crea sconforto se si pensa all’innovazione, alla cura, allo studio, per la creazione di questo museo così completo di storia, un patrimonio culturale di nota importanza che l’amministrazione non sa di avere fra le mani. Molte sono le realtà lunigianesi che custodiscono, traendone vantaggi economici e prestigiosi da luoghi di cultura, come Pontremoli con il Museo delle Statue Stele, Aulla e l’Abbazia San Caprasio ad Aulla, la Pieve di Sorano a Filattiera, il Castello della Verrucola a Fivizzano. Ciò che per Villafranca potrebbe essere una grande realtà prestigiosa ed economicamente valida non viene considerata come tale". Decisa la risposta dell’amministrazione comunale. "Il Museo etnografico non è chiuso definitivamente – commenta l’assessore alla Cultura Veronica Galeotti –, in estate viene aperto secondo l’orario estivo, mentre in inverno si apre su chiamata, contattando il numero dedicato. Abbiamo constatato che nei mesi invernali gli accessi sono pochi, il personale quindi è in biblioteca e se viene contattato è pronto ad aprire il museo".