REDAZIONE MASSA CARRARA

Museo del Marmo, la rivoluzione è servita. “Un gran giorno per la cultura della città”

La presentazione del progetto da 1,5 milioni di euro. Genovesi: “Due sezioni espositive: dall’antico al moderno, poi i giorni nostri”

Museo del Marmo

Museo del Marmo

Carrara, 19 dicembre 2024 – Sono cominciati i lavori di recupero e riqualificazione del Museo del Marmo. Di ieri pomeriggio in Camera di commercio durante la presentazione del progetto di riqualificazione. L’intervento è realizzato dalla Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest, proprietaria dell’immobile, e dal Comune di Carrara sulla base di un accordo di programma, con la collaborazione della Sovrintendenza Abap di Lucca e Massa-Carrara. Con un investimento complessivo di oltre 1,5 milioni di euro saranno ristrutturare le strutture che ospitano oltre al museo anche la biblioteca dell’ente camerale, ma sarà completamente ripensato anche l’allestimento.

“Questo è un bel giorno per la città di Carrara perché andiamo a presentare la rinascita di un suo simbolo –ha detto la sindaca di Carrara Serena Arrighi –. Grazie al supporto della Camera di commercio non solo andremo a recuperare un museo, ma restituiremo a tutti i carrarini e ai visitatori un luogo di aggregazione, di condivisione e di ricerca”.

“Questo progetto rappresenta un passo strategico per creare nuove opportunità di crescita per le imprese del territorio – ha aggiunto Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest –. La riqualificazione del museo e il suo nuovo allestimento non solo valorizzeranno il patrimonio culturale, ma avranno un impatto positivo sul territorio favorendo il turismo e il commercio. È un esempio concreto di come cultura ed economia possano agire insieme per il bene del territorio”.

“Il recupero del Museo del Marmo è un progetto a cui teniamo molto e che certifica l’impegno di questa amministrazione per lo sviluppo di una politica culturale attiva –conclude l’assessore alla Cultura del Comune di Carrara Gea Dazzi –. In sinergia e di concerto con la Camera di commercio, che ringraziamo, andremo a riaprire e valorizzare un luogo fortemente identitario, un luogo dove si conserva una parte importante della nostra storia”.

Ad occuparsi della progettazione del nuovo Museo saranno gli studi Opera engineering dell’ingegner Davide De Carli e l’architetto Paolo Camaiora, assieme ai rispettivi collaboratori. Il cantiere sul parco esterno è stato consegnato ufficialmente lunedì scorso, 16 dicembre, e dovrebbe ora proseguire per 120 giorni lavorativi. Numerosi gli interventi previsti tra cui: l’impermeabilizzazione della copertura; la verifica e totale rimessa in pristino dei pannelli fotovoltaici; la realizzazione di un nuovo impianto elettrico; la demolizione dei materiali interni non ignifughi; la rivisitazione delle vie di esodo e fuga. L’area esterna sarà completamente riqualificata con nuovi percorsi, un nuovo impianto elettrico esterno e un nuovo sistema di illuminazione. Il nuovo allestimento è stato invece sviluppato in sinergia con il direttore del Museo del Marmo, Stefano Genovesi, di concerto con la Sovrintendenza e si incentrerà su un percorso espositivo rinnovato e sulla creazione di aree ad esso complementari, funzionali alle attività didattiche, scientifiche e di carattere sociale che il Museo proporrà. “Il Museo del Marmo è unico in Italia e vogliamo che viva tutto l’anno – dice Camaiora , diventando un punto di riferimento della città dove poter organizzare eventi, convegni, mostre e diventare un polo culturale legato alla storia, alla cultura e all’identità della civiltà del marmo”.

“Il settore espositivo avrà due sezioni principali: ‘Il periodo antico, l’età medievale e l’età moderna’; ‘Dall’800 ai giorni nostri’ di cui faranno parte la marmoteca – spiega Genovesi –, una parte dedicata al design del marmo e ancora spazi per la didattica, il bar e il giardino. Nuovi supporti didattici, multimediali e non, arricchiranno il percorso esterno ed interno, rendendo l’esperienza di visita più avvincente, interattiva e chiara per tutte le tipologie di pubblico”.