MAURIZIO MUNDA
Cronaca

Musetti, un bronzo storico. La famiglia e il primo maestro: “Nessuno di noi ha dormito”

Tutta la città era sintonizzata su Parigi. Blandini: "Gli misi la racchetta in mano che aveva 9 anni"

Lorenzo Musetti con Simone Tartarini

Lorenzo Musetti con Simone Tartarini

Carrara, 5 agosto 2024 – Alle 19.10 di domenica tutta la Carrara del tennis era sintonizzata sui canali televisivi che trasmettevano la finale per il terzo e quarto posto del singolare maschile. Tutti hanno seguito Lorenzo Musetti che al Roland Garros di Parigi si giocava la sua prima medaglia olimpica; tutti hanno fatto un gran tifo; tutti hanno sofferto e trepidato con lui. E alla fine tutti hanno esultato perché è un successo che ha dell’eccezionale. Giuliano Orlandi è il presidente provinciale della federazione del tennis: "è un risultato fantastico, il coronamento di una stagione altrettanto fantastica. Lorenzo sta attraversando un momento strepitoso, merita questa medaglia perché ha mostrato un gioco elevato, di una grande bellezza estetica – dice Orlandi - a livello di bel gioco non ce ne sono di meglio. Con maggiore freddezza, con più calma e serenità in campo, sarebbe il nostro Djokovic perché nel gioco non ha da invidiare niente a nessuno, e con un diverso passo mentale può entrare nei primi dieci della classifica. Sicuramente lo festeggeremo".

Grande soddisfazione arriva anche dal centro sportivo della Polizia Municipale della Doganella, dove Lorenzo ha iniziato a giocare da bambino: "siamo orgogliosi, Lorenzo ha iniziato qui da noi con il maestro Davide Blandini, è un bravo ragazzo e quando può, viene a trovarci – racconta Costantino Vatteroni, presidente del centro sportivo – noi siamo suoi tifosi, ha un braccio eccezionale, gioca molto bene e può raggiungere i massimi livelli". Davide Blandini è stato il suo primo allenatore nel centro della Polizia Municipale che poi lo ha portato alla corte di Simone Tartarini: "gli ho messo la racchetta in mano, Lorenzo avrà avuto nove anni. Fa piacere che un ragazzo di Carrara sia arrivato a una medaglia olimpica. Credo che l’innesto di Barazzutti nel team abbia influito molto positivamente anc he dal punto di vista mentale".

Il presidente del Coni provinciale Vittorio Cucurnia è di poche parole: "Lorenzo è stato bravo, ha fatto un’impresa giocando colpi ineccepibili. Dopo la coppa Davis, adesso una medaglia olimpica". Come da tradizione, la famiglia ha visto la partita a casa, lontano dai riflettori: "Era una partita difficile, ma quella medaglia Lorenzo la voleva e alla fine c’è riuscito – dice mamma Sabrina ancora sotto adrenalina – la scorsa notte abbiamo tutti dormito poco". Alla vigila Musetti aveva detto che sarebbe stata la partita più importante della vita e nel dopo partita è più rilassato e molto soddisfatto della sua prestazione. "E’ stato qualche cosa di straordinario per me e per tutta la delegazione italiana – dice Lorenzo – volevo aggiungere una medaglia al medagliere italiano e ci sono riuscito. Prima della gara avevo tanta tensione, sono andato avanti, sono stato rimontato, ma poi sono ritornato. A livello tecnico non è stata la mia migliore partita, ma a livello emotivo è stata straordinaria. Devo ancora metabolizzare quello che è successo". Parole di elogio e di soddisfazione del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: "Si tratta di un successo straordinario, storico, che dimostra ancora una volta quanto ricco sia il nostro movimento sportivo".